Studenti picchiano il docente: ecco la società senza padri

L'accaduto, nella zona di Bari, rivela come ormai viviamo nel tempo della deregulation antropologica

Inutile negarlo. Sarebbe un gesto inutile e controproducente, in effetti. Viviamo nel tempo edipico per eccellenza: il tempo in cui il figlio ha ucciso il padre e, in questa maniera, ha distrutto la legge come figura fondamentale della vita. La vicenda di Edipo questo ci insegna infatti: l'uccisione del padre e della legge non produce liberazione ed emancipazione, come pure si potrebbe a tutta prima immaginare. Al contrario, genera deregolamentazione e caos, morte e distruzione. Il desiderio infatti ha bisogno della legge per potersi sviluppare: senza legge diventa mortifero, come stai bene mostra Lacan. La nostra epoca sotto il segno di Edipo ha distrutto la legge per far spazio al desiderio deregolamentato, innalzato esso stesso a unica legge ammessa e riconosciuta. L'episodio increscioso si è verificato in Puglia, nella provincia di Bari. Dopo aver ripreso una studentessa che disturbava il corso della lezione, un docente è stato violentemente picchiato in aula dagli studenti. Non si tratta per altro del primo caso di questo genere che balza all'onore della cronaca. Fatti come questo rivelano che viviamo ormai nella società della deregolamentazione integrale, antropologica oltre che economica. La decostruzione neoliberale della scuola si manifesta anche in questo. Da luogo decisivo di formazione di teste critiche e di esseri umani, la scuola sta sempre più diventando semplicemente una azienda, quando non direttamente uno spazio deregolamentato dove vige la legge del più forte. La decostruzione della scuola costituisce un passaggio fondamentale per la decostruzione integrale della società, ridotta a spazio concorrenziale della lotta di tutti contro tutti. Per questo l'ordine neoliberale si adopera in ogni guisa per distruggere la scuola, per svuotare le teste e per produrre manichini privi di identità e di spirito critico, come sempre più i nostri studenti in effetti stanno purtroppo diventando.

di Diego Fusaro