Guerra nucleare, Tobia (Federfarma) rivela: "Scorte di pillole di iodio pronte". Ma "inutili e pericolose"

Per il segretario di Federfarma l'Italia pare essere pronta alla scorte di pillole di iodio, definite "inutili" e "pericolose" dagli esperti

Pericolo nucleare in Ucraina? L'Italia sembra pronta anche qui a rifornire il Paese con pillole di iodio per proteggersi, dopo averlo fatto con le armi. Le scorte ci sono già come rivela Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma all'Adnkronos Salute. Ma manca il rischio nucleare, paventato principalmente dalla Nato.

Ucraina, Tobia (federfarma): "Scorte di pillole di iodio in caso di rischio nucleare"

Tobia in particolare rivela che "ci sono scorte di pillole a base di ioduro di potassio e c'è un piano di distribuzione straordinario in farmacia, in caso di vero allarme nucleare". Questo l'avviso in caso di escalation nucleare nel conflitto in Ucraina. Le pillole di iodio servono per contrastare gli effetti dell'inalazione di iodio radioattivo o di una contaminazione da parte di questa sostanza. Però come sottolinea il segretario di Federfarma "assumere ora queste pillole non ha alcun senso", in quanto potrebbe avere effetti collaterali a carico della tiroide

C'è però, chi tra gli esperti le considera "inutili". È l'esempio di Silvio Garattini, fondatore e presidente dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs. "Le pillole allo iodio, come ormai diciamo da tempo, non servono a nulla contro le radiazioni nucleari. E non ci sono altri farmaci utili a proteggerci. L'accaparramento non ha senso". L"'unica soluzione è evitare una catastrofe nucleare da cui non può proteggerci nulla. Possiamo solo insistere perché la politica e le organizzazioni internazionali trovino i mezzi per fermare l'escalation. E anche le persone devono farsi sentire. Per il resto che dire: 'che Dio ci aiuti'".

Alfredo Pontecorvi, endocrinologo dell’università Cattolica e del Policlinico Gemelli di Roma spiega che "l'eventuale supplementazione di iodio andrebbe a proteggere solo dall’assorbimento degli isotopi radioattivi dello iodio - che hanno comunque una breve emivita, da 1 a 4 settimane - ma non certo dagli altri isotopi radioattivi emessi". "Può anche essere molto pericoloso assumere pillole allo iodio senza una logica e un controllo medico. La guerra fa certamente paura, ma l’ipotesi di un problema alla tiroide, dovuto al 'fai da te', è decisamente più concreto".