Verona calcio chiede di giocare solo di giorno per il caro bollette
La squadra di calcio veneta, che milita in serie A, ha visto raddoppiare i costi per luce ed energia e ora spera di non disputare partite in notturna
Il caro bollette spaventa tutti, comprese le squadre calcistiche di serie A. Tra tutte a lanciare l'allarme ci ha pensato l'Hellas Verona, dopo la stangata ricevuta per il Bentegodi: gli stadi infatti risultano grandi strutture succhia energia che adesso fanno paura in occasione delle partite giocate in notturna. Per qualsiasi tifoso, l'impianto sportivo è il teatro dei sogni, luogo di emozioni e, talvolta, delusioni. Ma chi veramente ama il mondo del pallone non può fare a meno dell'atmosfera unica che si respira sulle gradinate. L’impetuoso aumento dei prezzi delle materie prime fa, però, sempre più paura e il Direttore Generale dell'Hellas Verona, Simona Gioè ha lanciato l'allarme sui costi eccessivi per i match in orario serale, evidenziando le difficoltà che pure le società al vertice del calcio italiano devono affrontare. Gioè racconta che rispetto allo scorso anno le bollette sono aumentate del doppio: «L’anno scorso abbiamo pagato circa 450 mila euro, mentre quest’anno ci approcciamo a versare circa 900 mila euro». La Lega Serie A per tenere sotto controllo i costi delle società ha diramato nuove disposizioni relative al contenimento finanziario e per quanto riguarda la gestione degli impianti di illuminazione, adesso, i riflettori degli stadi verranno accesi novanta minuti prima del fischio d'inizio del match. Una soluzione che dovrebbe garantire un piccolo risparmio, ma che certamente non risolverà la situazione. E per questo prende sempre più campo l'ipotesi proposta dalla Lega Serie C di disputare gare esclusivamente diurne così da limitare i costi energetici. Una proposta con vantaggi economici dal punto di vista degli impianti, ma che potrebbe avere problemi con quei diritti televisivi che hanno reso il campionato uno «spezzatino».