Caroli Hotel chiude dopo bolletta da 500.000 euro: la catena salentina licenzia 275 dipendenti

"Si spegne, a causa degli alti costi dell'energia elettrica, la nostra storica catena alberghiera dopo quasi sessanta anni di attività ininterrotta", ha detto il direttore generale Attilio Caputo

Per colpa del caro bollette, chiude anche Caroli Hotel. Fatale una bolletta da 500mila euro ricevuta in questi giorni. Dunque, per "gli spropositati e insostenibili costi che hanno eroso totalmente i margini di profitto", dice il direttore generale Attilio Caputo, chiudono le cinque strutture alberghiere del Caroli hotel del Salento, tre a Gallipoli e due a Santa Maria di Leuca. Gli hotel della catana non accettano più prenotazioni e per adesso si limitano solo ad accogliere i turisti ai quali è già stato confermato il booking.

Caroli Hotel chiude dopo bolletta da 500.000 euro

"Si spegne, a causa degli alti costi dell'energia elettrica, la nostra storica catena alberghiera dopo quasi sessanta anni di attività ininterrotta", continua Attilio Caputo. Caroli Hotels è un noto gruppo alberghiero pugliese con quattro strutture tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca. Ora i 275 dipendenti che lavoravano nelle strutture e le loro famiglie sono in mezzo a una strada. La decisione di interrompere tutti i servizi alberghieri e di ristorazione per i nuovi clienti, onorando solo i contratti quelli già stipulati, "è stata già inoltrata alla prefettura di Lecce", continua Caputo.

E ancor: "Pur rammaricati del disservizio che creeremo a ospiti, partner e fornitori, gli spropositati e insostenibili costi, che hanno eroso totalmente i margini di profitto, rendono impossibile garantire il prosieguo dell'attività,pur ricorrendo alle opportunità offerte dal sistema creditizio e all'implementazione di impianti fotovoltaici, la cui installazione non è stata ancora autorizzata". Caroli Hotels esisteva dal 1966 e poteva considerarsi una realtà pionieristica nel settore dell'accoglienza alberghiera. "Nel ringraziare ulteriormente i nostri collaboratori, che saranno, ahimè, i primi ad essere penalizzati dalla situazione determinatasi, ci auguriamo che un ritorno alla normalità possa far ricreare le condizioni per una riapertura", conclude.

Giancarlo De Venuto, presidente della sezione di Lecce di AssoHotel, ha lanciato un appello. "Invoco politiche incisive non metodi palliativi per evitare che altre imprese alberghiere gettino la spugna. Bisogna reagire immediatamente, calmierare i prezzi in maniera sensibile, per evitare il rischio di avere i turisti ma non avere le imprese dove accoglierli", dice.