Omicidio Civitanova Marche, la famiglia di Alika: "Aveva un tutor ma non era sorvegliato"
Il salernitano di 32 anni Ferlazzo, affetto da disturbo bipolare, avrebbe avuto un tutore ma non era sorvegliato: il legale della famiglia della vittima si oppone dunque alla richiesta della visita psichiatrica
L’avvocato Roberta Bizzarri che assiste Ferlazzo, il salernitano 32 enne arrestato per omicidio, ha "collaborato, ha chiesto scusa e ha chiarito che non c’è stata alcuna motivazione di tipo razziale". Ed è così che il legale tenta di allegerire la posizione della vittima ed ha chiesto anche una perizia psichiatrica che, in casi come questi, è in effetti una prassi. Ma la famiglia di Alika è in allerta ed il loro legale, Mantella, afferma che "Qualora si adombrasse l’incapacità di intendere e di volere, allora andrebbe chiarito se è stato fatto tutto il possibile per evitare quello che è poi accaduto. Mi chiedo: se la madre che era l’amministratrice di sostengo di Ferlazzo viveva a Salerno, come poteva controllarlo quotidianamente, avendo poi il dovere di riferirne al Tribunale? Bisognerà accertare tutte le responsabilità".
Civitanova intanto non ci sta ad essere etichettata come città omertosa e si mobilita per mostrare in pieno il suo volto solidale. Quando Alika è stato ucciso c'erano 4 persone non tutta la città. E' vero questo, ma è pur vero che nessuno ha nemmeno provato a fermare la furia immotivata di quell'uomo.
E già dopo l'omicidio di Alica un'altra rissa in pieno centro, mentre i baristi pensavano a mettere dentro i tavolini. Il video del tam tam gira in rete.
Il massacro di Alika è avvenuto dopo che il 32 enne salernitano gli ha sfilato la stampella: Alika era storpio dopo esser stato investito da un'auto fuori casa sua e senza esser stato soccorso, il tutto è avvenuto su Corso Umberto I. Una ragazza moldava di 28 anni ha ripreso tutta la scena e gli inquirenti l'hanno ringraziata per il suo contributo, oltre lei c'erano altre tre persone. Uomini, quanto bastava a salvare la vita di Alika. Due di questi erano anziani, l'altro è un impiegato dell'ufficio dogane, chiamavano aiuto e gridavano "Fermati" a Ferlazzo. Sicuramente, come è avvenuto anche a Milano dinanzi alla stazione, il vero responsabile è lo stato che non garantisce la giusta sicurezza per le strade.
Omicidio Civitanova Marche, la raccolta fondi a sostegno della famiglia di Alika
Il sindaco Fabrizio Ciarapica e tutta la Giunta comunale, ha stanziato un fondo di 15 mila euro a sostegno della famiglia di Alika. Germano Ercoli, imprenditore locale nel settore delle calzature, donerà 10 mila euro, mentre una raccolta fondi che confluisce direttamente sul conto della vedova è stata promossa dall’avvocato Mantella. Sabato prossimo in città ci sarà una nuova manifestazione, primo appuntamento del neonato "Comitato 29 luglio" nato per condannare la violenza e il razzismo. I promotori hanno chiesto al Comune di offrire un lavoro stabile alla vedova di Alika.