Bergoglio contro la carne e per l'ambiente: il teologicamente corretto

Il nuovo pensiero unico teologicamente corretto...

Bergoglio dice espressamente ai giovani di "consumare meno carne", perché questa è la via regia per salvaguardare l'ambiente. La notizia ha avuto una certa eco, anche grazie al solerte operato dei professionisti dell'informazione, giubilanti al cospetto di un "papa" - le virgolette, nel caso di Bergoglio, sono d'obbligo - che sempre di nuovo ribadisce i punti saldi del pensiero unico politicamente corretto della globalizzazione turbocapitalistica. In effetti, l'esortazione di Bergoglio rivolta ai giovani a consumare meno carne e a rispettare in tal guisa l'ambiente sembra davvero intercettare magistralmente i punti salienti della nuova catechesi globalista volta a produrre in batteria i sudditi ideali del nuovo potere tecnocapitalistico. Si tratta, con tutta evidenza, dell'ennesimo intervento teologicamente corretto, in linea con il nuovo ordine mentale della globalizzazione e del capitalismo ritinteggiato di verde. Il teologicamente corretto di Bergoglio diserta i temi del sacro e dell'anima. E, in compenso, pone al centro le questioni del nuovo ordine mentale di completamento del rapporto di forza della plutocrazia neoliberale no border. Portando a compimento la linea avviata dal Concilio Vaticano II ed eroicamente contrastata da Ratzinger, Bergoglio produce l'evaporazione del Cristianesimo: quest'ultimo diviene ormai indistinguibile dall'ordine mentale della civiltà a relativismo nichilistico integrale. La civiltà del nulla produce una chiesa del nulla, proprio come il pensiero unico politicamente corretto si ridefinisce anche come pensiero unico teologicamente corretto. Mentre Ratzinger era permanentemente avversato dagli aedi della civiltà dello spettacolo e della manipolazione organizzata, Bergoglio viene da loro stessi celebrato come un beniamino, come un eroe dello star system mediatico.

di Diego Fusaro