Roger Waters senza freni: "Drake e The Weeknd non saranno mai importanti come me"; "I Pink Floyd reprimevano i miei istinti"

L'ex bassista dei Pink Floyd estremamente infastidito dal fatto che i concerti di Drake e The Weeknd, star mondiali, abbiamo attirato maggiormente le attenzioni della stampa rispetto al suo. Rimane anche veleno per i vecchi compagni, accusati di tarpargli le ali.

In una intervista per il Globe and Mail Roger Waters, storico bassista dei Pink Floyd, autore della maggior parte dei loro testi e di molte delle canzoni più memorabili, si è espresso con risentimento sia verso i suoi vecchi compagni di band, che verso il fatto che i concerti di Drake The Weeknd, artisti rap da miliardi di ascolti, abbiano ricevuto una maggiore copertura mediatica del suo. Waters ha infatti precisato che, sebbene lui non abbia niente contro gli artisti sopracitati, "Io sono molto più importante di quanto loro non saranno mai, non importa quanti miliardi di ascolti facciano". Sembra che gli anni non abbiano attenuato né l'acredine del rocker, né il suo ego.

Lo sfogo: "I Pink Floyd mi limitavano, Drake e The Weeknd non importanti quanto me".

La dinamica: l'intervistatore del Globe ha chiesto a Waters se il rapporto coi fan fosse migliorato. La domanda non era casuale - l'album The Wall, considerato il più personale di Waters, nacque proprio in seguito a un incidente in cui Waters aveva sputato in faccia a un fan colpevole di disturbare il concerto. L'episodio lo aveva portato a riflettere sul senso di alienazione che l'artista prova rispetto ai fan, esasperato dai mass media. Secondo Waters, oggi il pubblico è più interessato ai contenuti che vuole proporre. Ha attribuito questo miglioramento al fatto di non lavorare più con i Floyd, che "lo limitavano" e "reprimevano il mio istinto, ossia quello di dire la verità". 

A questo punto, Waters avrebbe chiesto all'intervistatore Brad Wheeler perché, secondo lui, nessun giornale di Toronto avesse inviato qualcuno a recensire i suoi concerti. L'intervistatore ha ipotizzato che fosse dovuto alla coincidenza con i concerti di Drake e The Weeknd, giganti dell'hip-hip contemporaneo, affermando dunque "il tuo concerto non era il più grosso in città".

Waters ha replicato affermando di non avere niente contro di loro, ma di essere "molto, molto, molto più importante di quanto loro non saranno mai, per quanti miliardi di stream possano fare. Qui sta succedendo qualcosa di molto più importante per tutti noi". 

Insomma, Waters rivendica di fare una arte concettuale e impegnata, di un valore esistenziale e filosofico: ha anche sostenuto di non limitarsi a suonare vecchi successi, perché non vuole finire "come quei rocker che rifanno sempre gli stessi pezzi di fronte a una platea centenaria", bensì di voler comunicare qualcosa di nuovo a un pubblico giovane e attivo.

Insomma, Waters ne ha ancora per tutto e tutti: se solo la qualità dei suoi album solisti fosse rimasta proporzionata al suo ego!