Allevatore ucciso a Gergei in Sardegna: bastonato a morte da padre e figlio
L'omicidio brutale di Massimo Deidda sarebbe avvenuto a colpi di bastonate. Gli inquirenti hanno lavorato tutta la note e interrogato due persone che sono adesso in stato di fermo nel carcere di Uta
CAGLIARI - Un allevatore ucciso a Gergei in Sardegna di 63 anni è stato trovato morto ieri all'interno del suo terreno, nel sud della Sardegna. Il terreno si trovava nella contrada Aureddus e, secondo i primi rilevamenti, sarebbe morto a colpi di bastonate. Una morte atroce e brutale quella di Massimo Deidda, è che a seguito delle prime indagini avrebbe portato al fermo di 2 persone.
Il cadavere è stato scoperto prima delle 21 di ieri sera e con probabilità a causa dell'allarme lanciato dai familiari che, non vedendolo rientrare si sono preoccupati.
Una scena simile a quella dei gruppi narcos in Venezuela o in Messico, ma siamo in Sardegna, a Gergei, nel sud dell'isola. Omicidio brutale del 63enne è avvenuto qui e non ci sono indiscrezioni che provengano dal comando provinciale di Nuoro e della compagnia di Isili, i due gruppi infatti stanno conducendo le indagini che proseguono nella massima riservatezza e con grande attenzione. Il lavoro degli inquirenti è durato per tutte le prime ore della notte in modo da ricostruire gli ultimi istanti di vita dell'allevatore ucciso in maniera ferale. Le due persone ieri erano già stati portati in caserma e sono state interrogate, successivamente a ciò è scattato il fermo e al trasferimento in carcere a Uta.