Microchip sottopelle per pagare, via a contanti e carte di credito. L'ultima diavoleria made in UK

Se lo sono impiantati circa 200 persone e lo ha prodotto una società anglo-polacca con sede in Inghilterra. Costa 199 euro ed è disponibile per tutti i cittadini dell'Ue

Altro che carte di credito e contanti. Il futuro si chiama pagare con la mano. È questa l'ultima diavoleria inventata, per la precisione dalla società anglo-polacca Walletmor con sede in Inghilterra che permette grazie ad un chip sottocutaneo di evitare tutti i passaggi attualmente in uso. Un nuovo livello dei pagamenti contactless, che se fino a poco tempo fa sembrava ispirata ad un film di fantascienza, adesso è realtà.

Microchip sottopelle. Via a contanti e carte di credito

Basta posizionare la mano vicino al lettore POS e il pagamento va a buon fine. Persone come il 37enne Patrick Paumen lo hanno già provato, quest'ultimo il primo ad essersi fatto impiantare il microchip di pagamento contactless nella mano, nel 2019, abbandonando contanti e carte di credito. Il sistema sperimentato da Walletmor permette un uso interattivo e veloce del dito, grazie al microchip impiantato e piccolo come un chicco di riso. 

L’intera unità comprende un minuscolo microchip e un’antenna racchiusa in un biopolimero, un materiale di origine naturale, simile alla plastica. Come si attiva? Bisogna utilizzare un'app di e-wallet dopodiché, come affermato dalla società, lo si può utilizzare liberamente, continuando a far acquisti nei negozi di tutto il mondo come si faceva prima.

Microchip sottopelle, qual è il costo

Il costo del microchip sottopelle ammonta a 199 euro. Un prezzo tutto sommato abbordabile dato che negli ultimi anni per le nuove tecnologie, si è visto di peggio. L'azienda che li produce li distribuisce attualmente a cittadini di Regno Unito, Svizzera e paesi dell’Unione Europea. E sono circa 200 persone che se li sono già fatti impiantare. La compagnia dal canto suo è afferma che le persone non hanno riscontrato problemi, la procedura è sicura e consiglia di rivolgersi ad un chirurgo o a uno dei suoi specialisti di fiducia per l’intervento. “La procedura fa male come quando qualcuno ti dà un pizzicotto”, ha raccontato Paumen alla BBC.