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Incrociatore russo Varyag in acque italiane, risposta alle provocazioni Nato. Adesso è diretto verso Creta

Il Varyag, gemello del Moksva, è stato avvistato nel Mar Ionio scortato da un caccia, ma adesso si starebbe spostando verso Creta. Negli ultimi tempi il Mediterraneo diventato secondo luogo di scontro strategico tra Russia e Nato

13 Giugno 2022

Varyag

Varyag (fonte twitter @emir_sifoglu)

L'incrociatore russo "Varyag", gemello del "Moskva" si trova adesso di fronte alla Puglia. Una sfida, forse un avvertimento alla Nato. La presenza del mezzo è stata segnalata da diversi analisti, una presenza molto vicina alla coste italiane. Nelle scorse settimane dal Baltico al Pacifico, ovunque il Cremlino sta provando a mostrare i muscoli. Il "Varyag" precedentemente in acque italiane si starebbe dirigendo verso Creta.

Incrociatore russo Varyag in acque italiane

È il sito "The Shipyard" a monitorare il suo spostamento. Mentre l’italiano ItaMilRadar – evidenzia l’insolita manovra di un velivolo da sorveglianza marittima dell’Alleanza Atlantica che sabato ha compiuto diversi voli circolari a ovest dell’isola di Zacinto, proprio nella stessa area dove stava dirigendo l’incrociatore. Il Varyag, gemello del Moskva affondato nel Mar Nero dagli ucraini(?), è stato intravisto nelle acque italiane, a poche decine di miglia nautiche da Santa Maria di Leuca, nel Salento. Una nuova sortita dell’unità più potente nel Mare Ionio, in prossimità della Puglia. Lo accompagna a distanza il caccia "Ammiraglio Tributs". la sua scorta che fornisce protezione anti-aerea e anti-sottomarini. In tanti ci vedono una guerra a distanza con la Nato.

Sempre in queste ore nello Ionio si troverebbe la portaerei americana "Truman". Stati Uniti e Russia stanno utilizzando il mediterraneo come un secondo fronte del conflitto ucraino. Un wargame strategico e militare ma ragionato dato che Mosca sin dai tempi dell’Urss ha considerato Mediterraneo e Mar Nero come parte di un unico quadrante. 

 

Varyag in acque italiane, ora verso Creta 

Il Varyag al momento, a quanto si apprende da fonti qualificate, è in navigazione verso sud-est, in direzione di Creta. 

Questo tipo di ‘avvicinamenti’ alle acque territoriali, aumentati nel Mediterraneo con l’inizio del conflitto in Ucraina, è sempre attentamente monitorato dalla Marina Militare e, più in generale, dai mezzi della Nato. Pochi giorni fa, il capo di Stato Maggiore della Marina italiana, Enrico Credendino, aveva spiegato che al momento ci sono ben 18 navi militari russe nel Mediterraneo, più due sommergibili. Un modo per rispondere alle offensive continue della Nato, con la Truman, ammiraglia dello schieramento occidentale.

 

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