Giletti a Mosca in Piazza Rossa per "Non è l'arena"? Il piano del conduttore
Massimo Giletti studia da tempo una puntata in diretta dalla Piazza Rossa di Mosca dopo aver condotto per due volte da Odessa, in Ucraina: niente è ancora definito
Giletti a Mosca in Piazza Rossa per "Non è l'arena"? Il piano del conduttore per la puntata inedita. Dopo l'Ucraina, da dove ha condotto due puntate nella città di Odessa, il conduttore punta addirittura alla Russia e alla piazza più importante della capitale, Mosca. Un obiettivo che Giletti ha in mente da tempo e che per ora è rimasto solo in cantiere per le difficoltà organizzative. Ma ora sembra tutto pronto, anche se le incognite sono ancora tante, a cominciare dagli ospiti: la stessa produzione del programma conferma che il visto è già pronto. L'obiettivo ambizioso è trasmettere da Mosca già domenica prossima, 5 giugno. Non in esterna ma da un locale che affaccia direttamente sulla Piazza Rossa.
Giletti a Mosca in Piazza Rossa per "Non è l'arena"? Il piano del conduttore
Si punta ad avere ospite in trasmissione la portavoce del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, Marija Zakharova, una delle personalità più contestate del regime russo, tanto da essere entrata nella lista dei sanzionati tanto dall'Unione europea quanto dagli Stati Uniti. Per lei non si tratterebbe di una prima assoluta nelle tv italiane: a fine aprile era stata ospite di Giuseppe Brindisi su Retequattro a "Zona bianca".
Lo stesso programma che per ora è stato l'unico in grado di portare in tv un esponente di primo piano del governo russo, proprio il capo della diplomazia di Mosca, Lavrov, suscitando aspre polemiche in Italia. Sulla presenza della Zakharova, però non ci sono ancora conferme ufficiali. Stando a quanto trapela dallo staff del conduttore, dovrebbero essere intervistati anche industriali italiani che operano in Russia.
Possibili ospiti Marija Zakharova e Antonio Gramsci
Ma anche qui il margine per la loro presenza in tv è ristretto perché in molti temono ripercussioni negative a livello di immagine e non solo. Sicura invece la presenza di Antonio Gramsci, nipote del fondatore del Partito comunista, musicista e scrittore che si è definito "un moderato sostenitore di Putin". Se il "colpaccio" televisivo dovesse riuscire, è facile prevedere polemiche e accuse di simpatie filorusse nei confronti di Giletti.
Il conduttore però non è particolarmente preoccupato per questa prospettiva. Rachele Fontanesi, produttrice esecutiva del suo programma, a Repubblica ha dichiarato che le polemiche "sono il suo pane quotidiano". Critiche non gli erano mancate già in occasione delle due trasferte in territorio ucraino. In quelle due occasioni al conduttore piemontese fu rimproverato di voler spettacolarizzare la guerra. Accuse respinte al mittente sia da lui che dalla rete, che lo ha sempre difeso e sostenuto.