Festa della Repubblica, Dj Aniceto si fa tatuare il qr code del green pass: giusta colonna sonora per questo Paese

Il "famoso" Dj Aniceto ha deciso di passare alla storia volendosi tatuare il qr code del green pass (che scade in sei mesi) e lo dedica addirittura a Draghi "che sta facendo un ottimo lavoro". La giusta colonna sonora per un Paese in rovina dalle sue istituzioni in giù

Per la Festa della Repubblica ricordiamo le "gesta" di Dj Aniceto che si è fatto tatuare il qr code del green pass (che scade in sei mesi) dedicandolo a Draghi: tanto gli piacevano le sue cose. Uno così andrebbe conservato in barattolo sotto formalina. Per questa mesta giornata che celebra una repubblica stuprata ed umiliata nei suoi valori fondativi ed usurpata da criminali nelle sue istituzioni, questa è la giusta colonna sonora.

Degrado Dj Aniceto: Si tatua il green pass sul cuore e lo dedica a Draghi

L'annuncio di Dj Aniceto è arrivato all’Adnkronos: un tatuaggio che ha fatto sul petto che raffigura il qr code del green pass e che vuole dedicare al presidente del Consiglio, ed è lo stesso musicista a raccontarlo: "Credo nel green pass, tanto che me lo sono tatuato sul cuore come simbolo della riapertura ritrovata e lo dedico a Mario Draghi che sta facendo un ottimo lavoro". Sembra più un modo per apparire che altro. "Dobbiamo riaprire al più presto le discoteche, le più bastonate assieme al settore degli spettacoli dal vivo”, dice ancora Aniceto, attaccando chi non vuole farsi il vaccino con i termini "democratici", "criminali ignoranti".

Dj Aniceto aggiunge che a suo parere, oltre al certificato verde, "bisogna portare in discoteca anche la mascherina, come in qualsiasi luogo pubblico, perché sappiamo che i vaccinati sono anche loro veicolo dell’epidemia. Non si devono inoltre creare resse inutili e ai gestori voglio consigliare di evitare di offrire biglietti omaggio al solo scopo di far trovare i locali già pieni ai clienti".

Il "filosofo" insiste e dichiara: "Dobbiamo continuare a fare dei sacrifici, usando ancora la mascherina perché sappiamo che i vaccinati possono essere anche loro veicoli dell’epidemia. Il problema esiste e ci dovremo convivere, e non è giusto che quello delle sale da ballo sia l’unico settore condannato. Spero che i politici riaprano presto: la musica è l’arcobaleno della nostra vita - conclude - e non può essere condannata da pregiudizi. I dj non possono essere visti come diavoli e io non posso avere sensi di colpa quando vedo la gente ballare".

di Andrea Gallinari