Vaiolo delle scimmie, nelle Canarie la festa in 80mila per il Gay Pride: "Davamo preservativi gratis”
Paura per il turismo a rischio dopo la diffusione dei casi in tutta Europa
Vaiolo delle scimmie, nelle Canarie la festa in 80mila: "Non siamo untori”. Stando a quanto a mano a mano stanno rivelando gli studi, la diffusione del virus sarebbe iniziata da un caso positivo che ha partecipato all’evento in Spagna, dove circa la folla si è riunita per partecipare alla 26esima edizione del Pride. In un’intervista a Repubblica, Edward Timon, attivista inglese della comunità Lgbtq+ trasferitosi alle Canarie da ormai 10 anni, ha raccontato: "Noi insieme a un'altra associazione davamo gratis i preservativi, facevamo informazione sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili in più lingue, organizzavamo incontri, assicuravamo assistenza sanitaria. Tutto questo non c'è più e anche se non si sapeva dell'arrivo del vaiolo delle scimmie, comunque comportamenti più attenti sarebbero serviti a prevenire anche quella malattia. Purtroppo, né il servizio sanitario locale pubblico, che si interessa solo dei cittadini spagnoli, né i nuovi organizzatori si sono impegnati a lavorare sulla prevenzione".
Vaiolo delle scimmie: la festa alle Canarie in 80mila
Nella stessa intervista Edward Timon dichiara che "c’è preoccupazione perché quello che sta succedendo può mettere in cattiva luce la nostra Maspalomas": "La comunità Lgbtq+ non deve temere di affrontare il problema, che può capitare a chiunque e tra l’altro – prosegue – è molto meglio educare riguardo ai comportamenti per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili, rispetto agli etero". Secondo l’olandese Andre van Wanrooij, politico ed ex organizzatore del Pride di Maspalomas, sino ad alcuni anni fa le cose sono un po’ cambiate, e l’attenzione sul tema delle malattie sessualmente trasmissibili si è ridotta.
Circa 80 mila persone dal 5 al 15 maggio hanno partecipato a una festa non stop, giorno e notte. Tra loro c'era almeno un portatore del vaiolo delle scimmie, il virus che si trasmette in tanti modi, teoricamente anche attraverso le vie respiratorie, ma soprattutto con il contatto fisico stretto. Quando la musica allo Yumbo Center si è spenta definitivamente, oltre quattro partecipanti su cinque sono tornati a casa, cioè nella Spagna continentale oppure in Italia, Belgio, Germania, Francia, o ancora nei Paesi del Nord Europa. Alcuni erano stati infettati. Ad esempio, tutti i sei positivi individuati dallo Spallanzani di Roma sono passati da qui o hanno incontrato qualcuno che c'era stato. L'incubazione dura anche tre settimane e quindi nel mondo saranno diagnosticati altri casi della malattia, per fortuna non particolarmente violenta.
Il vaiolo delle scimmie può contagiare chiunque e ovviamente se un positivo partecipa a una grande festa le probabilità di creare uno o più cluster aumentano. E a Maspalomas c'è stato un evento molto partecipato, la ventesima edizione del "Gay pride" invernale. Del resto, questa è considerata la meta europea più importante per il turismo Lgbtq+. Non c'è periodo dell'anno in cui le centinaia di albergoni e affittacamere che imbruttiscono questa terra selvaggia, punteggiata da palme e piante grasse, restano vuoti. Giusto maggio è bassa stagione e per questo o si decise di organizzare un evento che attirasse i visitatori.