Flop al concorso in magistratura, agli esami scritti passa solo il 5%
Evidenti e grossolani errori di diritto o grammatica da parte dei circa 3.800 concorrenti
Un flop annunciato, tanto che si conferma assolutamente basso il livello culturale dei giovani italiani. La scarsa attitudine degli studenti alla preparazione nelle materie viene registrata pure tra i laureati della facoltà di Giurisprudenza che tentano l’accesso alla carriera di magistrato. Basta dire che dei 3.797 soggetti presenti a sostenere l’esame scritto per diventare giudici e pubblici ministeri, sono stati ammessi all’orale solo 220, che risponde alla bassissima percentuale del 5,7. Ciò, tra l’altro, significa che rimarranno senza titolare, nella migliore delle ipotesi, almeno 90 dei 310 posti messi a concorso. Una vera debacle, se consideriamo che secondo una stima del Csm già mancherebbero in organico più di mille magistrati e siamo in modo netto sotto la media europea. I commissari hanno dovuto prendere atto del ‘livello non adeguato’ dei concorrenti, pur essendo ben consapevoli dell’urgenza di reclutare le persone necessarie. Ma quali sono state le motivazioni di una bocciatura così massiccia? Innanzitutto una grande povertà argomentativa e linguistica, molto spessi temi che ricalcano schemi pre – confezionati, senza una evidente capacità di ragionamento, poca consequenzialità e in alcuni casi errori marchiani di concetto, di diritto, di grammatica,fino a risultare non capaci di andare a capo all’interno di una frase. Qualcuno intravede delle responsabilità nei confronti del proliferare di atenei, che tendono a promuovere con facilità estrema, così da livellare verso il basso la qualità media dei laureati. Cosa aspettarci nel futuro prossimo? Si potrebbe dire, niente d buono all’orizzonte …..