Processo Ream, Chiara Appendino assolta: "Confermata la mia buona fede"
L'ex sindaca di Torino in primo grado era stata condannata a sei mesi per falso
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L'ex sindaca di Torino Chiara Appendino è stata assolta dalla Corte di Appello dalle accuse mosse nell'ambito del processo Ream. La pronuncia del giudice riguarda anche il suo capo di gabinetto Paolo Giordana e l'assessore al Bilancio Sergio Rolando. In primo grado la Appendino era stata condannata a 6 mesi di reclusione per una ipotesi di falso.
Assolta. Nessun falso in bilancio nel caso Ream.
— Chiara Appendino (@c_appendino) May 16, 2022
Alla lettura della sentenza, ho pianto. Sono state lacrime liberatorie ma anche di gioia. Oggi, dopo quasi 6 anni, viene ristabilita la verità.
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Le accuse erano legate al mancato inserimento nel bilancio comunale di un debito di cinque milioni di euro maturato dalla città nei confronti della società Ream per la conversione dell'ex area Westinghouse. L'ex sindaca Appendino, in aula, ha accolto la sentenza in lacrime.
Chiara Appendino assolta: lacrime di gioia
"Sono state lacrime liberatorie. Ma anche lacrime di gioia. È stata confermata la mia buona fede". Lo ha detto l'ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, dopo la sentenza di assoluzione pronunciata dalla Corte di Appello nel processo Ream "E' stata una pagina dolorosa - ha aggiunto - ma ora sono contenta e non vedo l'ora di riabbracciare la mia famiglia".
Telefonata tra il leader M5S Giuseppe Conte e l'ex sindaca dopo l'assoluzione. Il presidente del Movimento, apprende l'Adnkronos, ha espresso all'ex prima cittadina pentastellata calore e vicinanza da parte della comunità M5S. "Chiara, non abbiamo mai avuto dubbi sulla tua integrità e sull'azione politica che hai portato avanti. La sentenza di oggi ti rende giustizia! Il Movimento 5 Stelle ti abbraccia con tutto il suo calore!", il tweet del leader M5S.