Beppe Grillo fa il cinese: sul suo blog esalta Pechino nella crisi ucraina

Ennesimo scivolone del Movimento 5 Stelle sulla guerra in Ucraina: dopo le imbarazzanti posizioni di Vito Petrocelli, il fondatore esalta il modello cinese

Beppe Grillo fa il cinese: sul suo blog esalta Pechino nella crisi ucraina. Il Movimento 5 Stelle non smette di stupire in quanto a posizionamento internazionale. Questa volta a non dare una buona prova di sé è stato nientemeno che il fondatore dei grillini, Beppe Grillo, altrimenti detto l'Elevato. Sul suo blog il comico ha elogiato la Cina per il ruolo che sta svolgendo nella guerra in Ucraina. E pazienza se a dire il vero la Cina si stia facendo notare più per la sua assenza sul piano diplomatico in questo conflitto. Per Grillo, che cita un intervento del professore Fabio Massimo Parenti, "la Repubblica popolare cinese sembra fornirci un approccio unico ed efficace per costruire la pace, agendo per la stabilizzazione dei rapporti internazionali". 

Beppe Grillo fa il cinese: sul suo blog esalta Pechino 

L'articolo viene preceduto da una citazione del presidente cinese Xi Jinping, che qualche giorno fa ha usato la metafora della nave e dei suoi passeggeri per far intendere la necessità che tutti i popoli del mondo marcino nella stessa direzione in quanto condividono un comune destino. Un intervento quantomeno singolare, quello di Grillo, visto che molti analisti sottolineano come in realtà la Cina potrebbe essere l'unico attore in grado di far desistere Vladimir Putin dall'invasione dell'Ucraina ma in realtà per ora ha scelto di mantenere un profilo basso a livello diplomatico

Ma non è la prima volta che il fondatore e il suo Movimento si distinguono per delle posizioni come minimo eterodosse. Ultimo in ordine di tempo il senatore Vito Petrocelli, presidente della commissione Esteri di Palazzo Madama, che in occasione delle celebrazioni del 25 aprile ha pensato bene di condividere su Twitter il messaggio "Per domani buona festa della LiberaZione". La zeta maiuscola, evidentemente, non era un errore di battitura ma un riferimento al simbolo usato dai russi dall'inizio dell'operazione speciale in Ucraina. 

I legami sospetti tra Grillo e Pechino

Addirittura nell'articolo pubblicato sul blog si sostiene che la Cina è diventata "la principale promotrice di una globalizzazione inclusiva" proprio grazie a quella via della Seta che i grillini furono tra i primi a promuovere in Europa, sottoscrivendo un contestato memorandum d'intesa nell'ormai lontano 2019, ai tempi del governo gialloverde. Pechino viene esaltata sul piano internazionale, peccato però che Parenti ignori i suoi problemi interni, primo tra tutti il Covid. La strategia "contagio zero" ha portato il governo a murare vivi milioni di cittadini a Shanghai e Pechino

Grillo non è nuovo a legami e rapporti con la Cina. Quasi un anno fa, nei giorni del G7 in Scozia, il fondatore del Movimento si recò in visita all'ambasciatore cinese Li Junhua. Un incontro durato tre ore il cui contenuto non fu mai reso noto. Ne fu spiegato a che titolo una personalità importante ma pur sempre senza ruoli politici incontrasse il rappresentante diplomatico di Pechino.