Conad Pescara, direttrice chiede lista donne col ciclo mestruale dopo aver trovato assorbente
La denuncia porta la firma del sindacato Filcams-Cgil: "Violenza inaudita di una donna verso altre donne"
Bufera sulla direttrice di un Conad di Pescara, la quale ha chiesto la lista delle donne col ciclo mestruale dopo aver rinvenuto un assorbente usato. "Voglio il nome e cognome di chi oggi ha il ciclo mestruale, ok? Sennò gli calo le mutande io". Questo l’audio inaudito mandato, lo scorso 14 aprile 2022, dalla proprietaria di un punto vendita Conad della provincia di Pescara al gruppo Whatsapp formato dai capi reparto. Il motivo che ha scatenato tutto è stato il ritrovamento di "un assorbente usato fuori dal cestino del bagno all’interno degli spogliatoi".
Conad Pescara, lista donne col ciclo mestruale dopo aver trovato assorbente
La denuncia porta la firma di Filcams-Cgil. In conferenza stampa, ha detto che "nello stesso audio la titolare minaccia provvedimenti disciplinari, lettere di richiamo e addirittura il mancato rinnovo dei contratti in scadenza qualora non si fosse trovata la responsabile dell’accaduto". Un fatto che, secondo il sindacato, è gravissimo e di una "violenza inaudita". Per questo motivo sono state avviante "azioni di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori" e di voler "approfondire il caso con gli organi competenti".
Secondo quanto ricostruito dai rappresentati sindacali, la titolare del Conad di Pescara voleva una lista delle donne che in servizio il 14 aprile 2022 e in particolare dalle 13,30 alle 13,45. I capi reparto hanno dunque prodotto la lista delle lavoratrici. Sarebbero state presenti in 12. E tutte sono state "invitate a manifestare la loro estraneità al fatto, togliendosi pantaloni e mutandine negli spogliatoi" alla presenza della direttrice. La vicenda è stata raccontata da Davide Urbano, responsabile Filcams Cgil di Pescara. "Non sappiamo quante lavoratrici hanno acconsentito e si sono prestate, ma diverse sono venute da noi a denunciare l’accaduto", ha fatto sapere.
"Un gesto gravissimo e ignobile, una violenza inaudita di una donna verso altre donne", ha poi affermato Lucio Cipollini, responsabile Filcams Cgil regionale. "Saremo al fianco delle lavoratrici coinvolte per sostenerle in questo momento così difficile. Chiediamo alle lavoratrici e ai lavoratori che sono a conoscenza dei fatti o che sono state vittime di queste vessazioni di contattarci e di dare forza alla nostra denuncia". L’obiettivo del sindacato "non è solo quello di far emergere questa vicenda", ma anche quello di "mettere in luce la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio che troppo spesso sono oggetto di vessazioni, mobbing, comportamenti autoritari". Infine: "Siamo certi che il gruppo Conad non abbia responsabilità dirette su quanto viene messo in atto dai singoli gestori dei punti vendita". Tuttavia, "chiediamo ai vertici di Conad una presa di posizione responsabile del gruppo leader della grande distribuzione nel nostro territorio, affinché si accertino responsabilità". Per la Filcams Cgil è necessario che il gruppo faccia il possibile per garantire "il rispetto dei diritti e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e una condotta in linea con il proprio codice etico".