Portofino, il mistero della Villa di Putin: lavori fermi dopo le sanzioni alla Russia

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina si sono fermati i lavori a Villa Altachiara, che in molti sostengono essere riconducibile a Putin.

Lavori fermi a Villa Altachiara, quella che in molti sostengono essere una delle proprietà del presidente russo Vladimir Putin. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni imposte dall'occidente alla Russia, non stanno procedendo i lavori di restauro. La Villa, dalla storia misterioso e storicamente legata al nome di Francesca Vacca Agusta, si trova nel Parco di Portofino. Uno dei luoghi più esclusivi al mondo.

Villa a Portofino: è Putin il proprietario?

Dalla storia secolare, Villa Altachiara è da sempre immersa nel mistero. Fu fatta costruire alla fine dell’ottocento da Lord Carnarvon, l'uomo che passerà alla storia per gli scavi in Egitto che porteranno alla luce la tomba di Tutankamen. Ma il nome che più è rimasto nell'immaginario collettivo è quello di Francesca Vacca Agusta, contessa di umili origini legata a Corrado Agusta. Proprio da quest'ultimo erediterà l'intera proprietà dopo il divorzio. E sempre a Villa Altachiara la contessa Vacca Agusta si suiciderà, a soli 58 anni, gettandosi sugli scogli sottostanti. Il corpo verrà ritrovata nelle acque della Costa Azzurra il 22 gennaio 2001, mentre il suicidio era avvenuto l'8 di gennaio. Nel 2015 la Villa troverà finalmente un nuovo compratore: per 25 milioni di euro passa alla società cipriota Miasdor Investments Ltd, sotto il controllo del magnate russo Eduard Khudaynatov. Pezzo grosso di Rosneft, la controllata statale russa che gestisce i fondi petroliferi del paese, è da sempre considerato molto vicino a Vladimir Putin. Forse troppo vicino, tanto che in molti sostengono che sia soltanto un prestanome per nascondere il vero proprietario dell'immobile, il presidente della Federazione russa.

Le polemiche attorno alla Villa

In seguito alla rilevazione dell'immobile nel 2015 sono sorte diverse polemiche attorno ai lavori di manutenzione straordinaria decisi dalla proprietà. Gli ultimi, quelli interrotti a seguito degli sviluppi in Ucraina, sono stati oggetto di un aspro intervento del Consigliere Regionale Luca Pastorino presso la Regione Liguria. I lavori sono stati definiti "incompatibili con la delicatezza del sito". E ancora: "Possono essere causati movimenti franosi o intercettate sorgenti o falde e ove si potrebbe compromettere l'attuale paesaggio".