Rimosso il nome di Italo Balbo dagli aerei di Stato: lo ha deciso il ministero della Difesa

Gli aeromobili del 31 Stormo utilizzati per il trasporto di Stato e per missioni di pubblica utilità, non vedranno più il nome del fondatore dell'Aeronautica

Il Ministero della Difesa ha deciso. Verrà rimosso il nome di Italo Balbo dagli aerei della flotta di Stato che torneranno a esibire i soli emblemi della Forza Armata di appartenenza, le insegne della Repubblica e le sigle internazionali di riconoscimento. Cancellato ogni altro riferimento che esuli dai requisiti di identificazione richiesti in ambito internazionale. Gli aeromobili del 31 Stormo sono utilizzati per il trasporto di Stato e per missioni di pubblica utilità, quali il trasporto sanitario d'urgenza di ammalati, di traumatizzati gravi e di organi per trapianti, nonché per interventi a favore di persone comunque in situazioni di rischio.

Cancellato il nome di Balbo dagli aerei: reazioni dalla politica

L'appello era arrivato da Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana il quale ha commentato: "Sono soddisfatto che il ministero della difesa abbia tolto il nome del gerarca fascista Italo Balbo dalla carlinga di un Airbus della flotta di Stato, evitando così imbarazzo alle più alte cariche dello Stato e una figuraccia internazionale al nostro Paese" "Naturalmente rimane la domanda sul perché e su chi abbia pensato negli uffici delle nostre forze armate una decisione così sciocca." Intanto nel comune di Orbetello (Grosseto) si lavora per intitolare a Balbo l'ex idroscalo. 15/03/2022 09:00

"Purtroppo non farò più il ministro della Difesa, sennò per prima cosa rimetterei il nome di Italo Balbo sull'aereo", commenta contrariato Ignazio La Russa, senatore di FdI ed ex ministro della Difesa, cui non è piaciuta la decisione del dicastero di cancellare il riferimento a Balbo da uno degli aerei della flotta di Stato. Un dietrofront arrivato dopo le polemiche che hanno portato il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni a presentare un'interrogazione parlamentare. La Russa rincara: "La cancel culture è una vergogna cominciata dai terroristi islamici che distruggevano le statue in Afghanistan. Il nome di Balbo compariva sulla carlinga dell'aereo in quanto fondatore dell'Aeronautica ed era giusto che venisse ricordato".