Roma. Il Comune compra il deposito Atac spendendo 4 milioni in più
L'area oggi è utilizzata come deposito per le camionette dell’Ama, con grandi tensioni degli abitanti della zona
Il caso è scoppiato in questi giorni sui maggiori media nazionali: il Campidoglio è pronto a “riprendersi” l’ex deposito Vittoria a piazza Bainsizza a Roma, anche se dovrà spendere oltre 4 milioni di euro in più del dovuto. In realtà, la “perdita” potrebbe addirittura essere di 35 milioni di euro. L’ex deposito appartiene all’Atac che, nell’ambito del concordato preventivo lo ha messo in vendita per rientrare in parte dei suoi debiti. L’area oggi è utilizzata come deposito per le camionette dell’Ama, con anche grandi tensioni degli abitanti della zona, l’intento sarebbe quello di trasformarlo nella stazione di ricarica dei nuovi bus elettrici. Il sito è sottoposto al vincolo dei beni culturali e, dunque, il Campidoglio ha un diritto di prelazione. Quando i commissari Atac hanno messo in vendita l’area ad agosto dello scorso anno, il Comune non ha esercitato il suo diritto. Anzi, ha prima deciso di partecipare all’asta pubblica, uscendone tuttavia sconfitto. Il Campidoglio, dunque, ha fatto scadere la prelazione esercitandola dopo l’assegnazione ai privati. Il Comune avrà ora 60 giorni di tempo per esercitare la prelazione, sempre che questa sia ammissibile dopo che il Campidoglio ha partecipato a ben 2 aste pubbliche, facendo alzare il prezzo del bene, obbligando se stesso a un esborso di oltre 4 milioni di euro, rispetto al prezzo con cui avrebbe potuto rilevare il deposito esercitando subito la prelazione.
Le parole della Lista Civica
“Sulla vicenda dell’ex rimessa dell’Atac di Piazza Bainsizza l’amministrazione Gualtieri ha già mostrato la propria incompetenza. Adesso è alquanto discutibile ricomprare il deposito con un esborso di quasi 4 milioni in più rispetto a quanto avremmo potuto spendere esercitando correttamente il diritto di prelazione. Ora conviene a tutti, Comune e cittadini, ascoltare e valutare attentamente cosa propone la società Sant’Anna per la Famiglia, aggiudicataria dell’asta pubblica”. Spiega in una nota, la capogruppo della Lista Civica in Campidoglio, Flavia De Gregorio, e la consigliera Maurizia Cicconi, presidente della Commissione Giubileo/Pnrr del I Municipio.
“Siamo stati gli unici a segnalare in Assemblea capitolina l’assurdità di dover ricomprare un bene già nostro, quando si poteva agire a norma di legge, facendo valere i diritti di Roma Capitale anche dopo il pasticciaccio creato dall’amministrazione Raggi. A dicembre non abbiamo partecipato al voto per non autorizzare la nuova offerta di acquisto maggiorata del 10%, tentata dal Gabinetto del Sindaco per aggiudicarsi un’asta praticamente già persa”.
Intervenuta anche l’On. Simonetta Matone
Anche il magistrato, l’On. Simonetta Matone, ha sollevato la questione con una interrogazione rivolta al Sindaco di Roma e all’Assessore competente, per capire quali azioni intende assumere Roma Capitale per tutelare la regolarità dell’asta pubblica e quali atti intende produrre per esercitare ancora il diritto di prelazione e per quale motivo non lo ha esercitato già alla prima occasione, rischiando così di far acquistare l’immobile a un prezzo maggiorato. L’insistenza di Roma Capitale potrebbe essere collegata al PNRR, in definizione, dalla Giunta Capitolina che, a quanto pare, non può perdere tale progetto in vista di una richiesta dei fondi molto ampia e che potrebbe creare un grande danno all’intero piano PNRR di Roma Capitale. Resta, comunque, incomprensibile come la proposta al Comune di Roma della Società Sant’Anna per la Famiglia, possa essere rifiutata da Roma Capitale ricevendo dalla stessa società Sant’Anna l’autoparco per i bus elettrici dell’Atac gratuitamente e in 24 mesi dall’inizio dei lavori.