Morte di David Rossi, parla Mussari: "Non lo riconosco in questi biglietti di addio"
L'ex presidente di Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari torna dopo 10 anni sulla morte di David Rossi: "Non era il modo di esprimersi di David Rossi: non lo riconosco in questi biglietti di addio"
L'ex presidente del Monte dei Paschi di Siena, Giuseppe Mussari, è stato ascoltato in merito alla morte di David Rossi davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta: il caso si riferisce alla morte dell'ex capo area comunicazione di banca Mps precipitato dalla finestra del suo ufficio il 6 marzo del 2013.
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L'audizione di Mussari, presidente di Banca Mps dal 2006 al 2012, prevista inizialmente per gennaio e poi rinviata per Covid, è cominciata questa mattina 16 febbraio alle 10,30. Una testimonianza particolarmente attesa dai membri della commissione presieduta da Pierantonio Zanettin. Mussari ha dichiarato in merito al suo rapporto con Rossi: "È difficile spiegarlo in modo breve. Ho amato David come un fratello, nel suo lavoro era il più bravo di tutti. L'ho conosciuto quando ero presidente di Fondazione Mps. Lui era addetto stampa del Comune di Siena. Quando sono stato nominato presidente della banca gli ho chiesto di lavorare con me, non perché fosse mio amico"
Quando a Mussari chiedono del biglietto di addio lasciato alla moglie Antonella Tognazzi, dice: "Non era il suo modo di esprimersi per il David Rossi che io conoscevo". "Era un ragazzo riservato, schivo, addirittura scostante". Di Rossi dice anche: "Ci legava il silenzio, due parole sono troppe ma discutevamo sulle idee di fondo, sull'idea del bello, del giusto, su un elemento architettonico, su quale è la natura corretta di un messaggio promozionale. Questi erano i nostri elementi di discussione".
Mussari: "Suicidio? Non penso"
La Commissione parlamentare d'inchiesta a ha proseguito chiedendo a Giuseppe Mussari se David Rossi avesse optato per il suicidio. "Non penso" ha detto il banchiere. "C'era rapporto fraterno con David Rossi, e non intendo in senso massonico e su questo piano non si può rimanere indifferente a una moglie che si batte come Antonella (la vedova di Rossi, ndr) che continuano a chiedere giustizia, chiarezza, un livello definitivo di consapevolezza. Io non posso che stare dalla loro parte pur ignorando le ragioni che li muovono. Ma ci sono per scelta ontologica, che prescinde dal dato formale e materiale, per essenza della mia natura in relazione al rapporto di amicizia che avevo con David. David mi avrebbe immaginato lì. Non posso stare da un'altra parte. Poi, quando avrò la forza e sarà il momento, con le carte, sarò felice di dare la mia opinione. Ma ora sto con loro", ha concluso Mussari.