Tangentopoli, cos'è e riassunto di una vicenda che cambiò per sempre l'Italia

Era il 17 febbraio 1992, quando esplose la vicenda nominata dai giornalisti Tangentopoli (o Mani pulite): ecco cos'è e un breve riassunto

Il 17 febbraio del 2022 venne scoperto un sistema corrotto che univa politici e imprenditori italiani, ribattezzato dai media Tangentopoli: ecco cos'è e un riassunto della vicenda. Il tutto partì dall'arresto Mario Chiesa, presidente della casa di cura Pio Albergo Trivulzio di Milano ed esponente del Partito socialista italiano. Chiesa venne colto in flagranza di reato mentre riceveva una mazzetta da 7 milioni di vecchie Lire dall’imprenditore Luca Magni. Quest'ultimo, stufo di pagare il politico, aveva avvisato le forze dell’ordine che fecero scattare le manette.

Tangentopoli, cos'è

Tangentopoli, o Mani pulite, che dir si voglia, è un termine coniato dalla stampa e dato a una serie d'inchieste giudiziarie, condotte in Italia, nella prima metà degli anni novanta, da parte di varie procure giudiziarie della penisola. Dal 17 febbraio del 1992 venne alla luce, infatti, un sistema fraudolento che coinvolgeva in maniera collusa la politica e l'imprenditoria italiana. La locuzione "Mani pulite" applicata alla politica venne coniata nel film di denuncia sociale Le mani sulla città del 1963. In una scena del film, che poi ispirò i giornalisti, i deputati di maggioranza del Consiglio comunale di Napoli dissero che avevano "le mani pulite". Un modo per dire che erano estranei a ogni vicenda in cui altri si "erano sporcati le mani". Un modo per dire, in pratica, che erano innocenti da ogni accusa.

In un'accezione ristretta, "Mani pulite" fa riferimento al fascicolo aperto alla Procura di Milano nel 1991 da Antonio Di Pietro. Mentre in un'accezione allargata fa riferimento alle indagini condotte anche da altre procure italiane. Il nome di Tangentopoli ha invece una genesi più semplice. In pratica: città (paese) delle tangenti. Difficile dire quali tra i due termini sia il più azzeccato.

Tangentopoli, riassunto dello scandalo

La vicenda, a fasi alterne, ha tenuto banco in Italia per quasi tre decenni. Ecco un breve ma esaustivo riassunto di Tangentopoli. Il 17 febbraio 1992 viene arrestato Mario Chiesa, nei modi e nelle modalità sopra citate. Fu la fine della Prima Repubblica italiana. Le tessere, a partire da quella data, iniziarono a cadere come quelle del domino. Il processo a carico di Chiesa, condotto dal magistrato Antonio Di Pietro, scoperchiò infatti il vaso di Pandora di un sistema corrotto che univa politici e imprenditori di tutta Italia.

Il segretario del Psi Bettino Craxi, preoccupato dalle successive elezioni, negò l’esistenza di pratiche e condotte fraudolente all’interno del suo partito, definendo Chiesa "un mariuolo isolato". Tuttavia la Giustizia fece il suo corso e lo smentì. Chiesa confessò che le tangenti erano ormai diffuse in quasi tutti gli appalti e che a beneficiarne erano i partiti politici. L'Italia va dunque al voto, il 5 e il 6 aprile 1992, in un clima di massima tensione. La rivelazione fu la Lega che accusava il "governo ladro" di Roma "ladrona". 

Intanto continuarono a piovere diversi avvisi di garanzia, ad esempio a Carlo Tognoli e a Paolo Pillitteri, ex sindaco e sindaco di Milano, tutti e due socialisti. Poi il 12 maggio fu il turno di Severino Citaristi, tesoriere della Dc. Il 16 maggio viene arrestato il segretario milanese Pds, Roberto Cappellini. Il 2 settembre 1992 si suicida il parlamentare socialista Sergio Moroni, vicinissimo dello stesso Craxi e coinvolto nel traffico di tangenti. Il segretario del Psi allora si lancia contro la magistratura e la stampa.

Tangentopoli, la storia: riassunto

Tuttavia il 15 dicembre riceve un avviso di garanzia per la "madre di tutte le tangenti", la tangente Enimont. Questo lo porta alle dimissioni e poi alla sua fuga a Hammamet. Al che si susseguono i Governi di Amato e di Ciampi. Si uccidono Gabriele Cagliari presidente Eni e Raul Gardini, presidente del gruppo Ferruzzi-Montedison. Vengono arrestati l'a.d. di Montedison Carlo Sama e il manager Sergio Cusani. Dopo il Partito socialista, cadde la DC e le elezioni del 1994 furono la prima volta, dal 1946 in poi, in cui il popolo italiano votò senza il suo simbolo. Fu l’inizio della discesa in politica di Silvio Berlusconi, anche lui però coinvolto nell'inchiesta. 

Il 13 giugno 1997, dopo varie sentenze, arrivano dalla Cassazione le pene definitive per Enimont: tre anni a Citaristi, 2 anni e 4 mesi a Forlani, 8 mesi ad Altissimo e a Bossi, 6 mesi e 20 giorni a La Malfa. Nessuna pronuncia definitiva per Craxi che morirà in Tunisia il 19 gennaio 2000.