Ancona, studente di 16 anni muore durante uno stage di alternanza scuola-lavoro

Uno studente di 16 anni è morto durante le ore di stage presso una ditta termo-idraulica di Ancona. Un'altra giovane vittima dell'alternanza scuola-lavoro che va ad aggiungersi alla morte del 18enne di Udine. Bianchi: "Urgente trovare un percorso che porti a una maggiore sicurezza"

Uno studente di 16 anni è morto mentre stava svolgendo uno stage di alternanza scuola-lavoro nella città di Ancona. Un'altra giovanissima vittima del lavoro che va ad aggiungersi alla drammatica morte - avvenuta solo un mese fa - di Lorenzo, ucciso da una trave d’acciaio nello stabilimento metalmeccanico in cui prestava servizio. Tragedie che, purtroppo, coinvolgono sempre più giovani in ambienti lavorativi ad alto rischio di pericolo. "La sicurezza sul lavoro deve essere sempre garantita, a maggior ragione quando sono coinvolti dei ragazzi in formazione", ricorda il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.

Ancona, studente morto durante lo stage

Giuseppe Lenoci, studente di 16 anni, stava svolgendo lo stage di alternanza scuola lavoro quando è morto in un incidente stradale avvenuto ad Ancona, nelle Marche. Il ragazzo si trovava su un furgone della ditta termo-idraulica, quando il mezzo è andato a finire fuori strada contro un albero a Serra de’ Conti in pieno orario di lavoro. Alla guida c'era un operaio di 37 anni, rimasto gravemente ferito, mentre lo studente è morto sul colpo. Giuseppe frequentava il centro di formazione professionale Artigianelli di Fermo e stava svolgendo lo stage previsto per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro, attraverso ore di teorie e pratica in azienda.

Bianchi, il ministro dell'Istruzione, ha affermato: "Esprimo il mio più profondo dolore e vicinanza alla famiglia. La sicurezza sul lavoro deve essere sempre garantita ,- continua Bianchi - a maggior ragione quando sono coinvolti dei ragazzi in formazione. Su questo abbiamo già avviato un confronto con il Ministro del Lavoro Orlando e messo a ragionare i nostri tecnici. Credo sia urgente ritrovarci anche insieme alle Regioni per un percorso che porti a una maggiore sicurezza in tutti i percorsi di formazione dove sono previsti contatti dei nostri giovani con il mondo del lavoro"

"Il 18 febbraio studenti in piazza contro l'alternanza scuola-lavoro"

"È morto un altro studente in stage, in provincia di Ancona. Non è passato neanche un mese dalla morte di Lorenzo Parelli", comunica il Fronte della Gioventù Comunista in una nota. "Quello che sta succedendo in Italia è sotto gli occhi di tutti. Questa è la scuola che hanno voluto governi e padroni - ha aggiunto Lorenzo Lang, segretario nazionale del Fronte -.  Sappiamo cosa fare, nessuno ha più scuse. Il 18 febbraio gli studenti saranno in piazza in tutta Italia contro alternanza, maturità e repressione subita". Attendiamo la prossima conferenza della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese in cui ci spiegherà di nuovo che queste morti simboleggiano la ripresa del Paese o parlerà ancora di fantomatici infiltrati nelle proteste degli studenti".

Anche il coordinatore nazionale dell'Unione Degli Studenti, Luca Redolfi, si unisce all'appello: "Ci chiediamo quanti altri studenti e giovani debbano morire prima che l’idea di un sistema unicamente volto al profitto e allo sfruttamento, cambi, una volta per tutte. Vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole - continuano gli studenti - vogliamo che l'alternanza scuola-lavoro e gli stage vadano aboliti a favore dell'istruzione integrata che metta in critica il sistema produttivo attuale per costruire dai luoghi della formazione un modello diverso di società".

La Rete degli studenti Medi sottolinea: ''Sono passate solo poche settimane da quando studenti e studentesse sono scesi in piazza per contestare la poca sicurezza dei posti di lavoro che frequentano con la scuola, per denunciare un mondo del lavoro precario e senza tutela a cui ragazzi e ragazze vengono abituati''. "Non è possibile morire di lavoro a 16 anni, questo evidentemente ci deve far interrogare profondamente non solo sul rapporto fra scuola e lavoro, ma anche su quanto ci sia urgenza in questo Paese di risolvere il problema della sicurezza sul lavoro", conclude il coordinatore Tommaso Biancuzzi.