Circolo Aniene, dopo Roma ecco i club di Milano riservati solo a uomini

Infuriano le polemiche sul Circolo Aniene e la sua esclusività riservata ai soli uomini. Ma la città italiana con il maggior numero di "gentlemen's club" non è la capitale, ma Milano

E’ la notizia del momento che gira freneticamente nei salotti che contano e negli ovattati ambienti della Roma bene. Il famoso ‘Circolo Canottieri Aniene’, fondato nel 1892, è di fatto riservato solo ai maschietti, situazione che all’alba dell’anno 2022 ha scosso il genere femminile capitolino, con tanto di urgente interrogazione parlamentare formulata da trenta deputate guidate (come ovvio) da Laura Boldrini. Dalle sponde del Tevere però non si scompongono, dichiarando che si stanno solo osservando le disposizioni dello statuto della storica società, in quanto è prevista l'unica possibilità di soci effettivi uomini. Chi si scandalizza e grida alla discriminazione sessuale dovrebbe in ogni caso rimembrare che tale fenomeno non nasce in Italia, bensì nella swinging London, dove tra la fine del XIX secolo e l’inizio XX fu lanciata l’idea del riservato ‘club only for men’, capace ormai di tramandarsi da diverse generazioni. Ma la città tricolore con maggiori similitudini rispetto all’Inghilterra si trova non vicino al Cupolone bensì sotto le guglie del Duomo, sia per affinità climatiche, sia per un certo snobismo tipicamente lombardo. Qui, nelle vie del centro storico, spiccano ben tre lussuosi spazi che mantengono da sempre l’esclusività di essere fruibili solo da gentleman, non accompagnati da qualsiasi tipologia di dama o signorina. L'edificio di maggior prestigio, il celebre Palazzo Spinola di via San Paolo 10, ospita la ‘Società del Giardino’ aperta nel lontano 1783 da appassionati di bocce con finalità ricreative, ma con il passar del tempo si è trasformato in club privato per circa 500 blasonati uomini d’affari. Varie zone dello stabile risultano interdette al pubblico e a disposizione solamente degli ‘eletti’ soci, mentre diverse sale vengono affittate per prestigiosi eventi, quali l'annuale Ballo Viennese oppure la mondana cena del dopo Scala la sera del 7 dicembre. A pochi metri di distanza, vicino al Teatro del Piermarini, spicca il mitico ‘Clubino’, all'interno dell'antica Casa degli Omenoni, in grado di annoverare tra i membri le migliori famiglie aristocratiche e della borghesia milanese, declinate però solo al genere maschile. Il regolamento non vieta l'ingresso solo alla femmine, ma pure a cellulari, computer o semplici borse per mantenere la massima riservatezza. Dulcis in fundo, ecco il ‘Circolo dell’Unione’ in via Manzoni, inaugurato il 28 maggio 1841 da un gruppo di nobili meneghini, ricalcando il modello del noto ‘Jockey Club’ parigino. Pure qui i soci devono essere uomini, però in poche aree, quali foresteria e ristorante, è possibile far entrare eventuali mogli o figlie. Dalle spesse mura dei sontuosi stabili d’epoca milanesi, trapela una voce comune ‘Donne prendetela con filosofia, non si tratta di sessismo ma è solo ed unicamente rispetto della tradizione'.

(Massimo De Angelis)