Covid, Bassetti: "Il tamponificio? Segno di un paese non civile. Non è servito a niente"

Bassetti attacca la proroga delle misure anti-Covid previste del Cdm di ieri. "Il tamponificio non è servito a niente, passare alla fase di convivenza con il virus"

"Il 'tamponificio Italia' non è servito assolutamente a niente". Commenta così Matteo Bassetti, al programma Agorà su Rai3, le misure anti-Covid prorogate nel Cdm di ieri, 2 febbraio.

"Il tamponificio non è stato in grado di tracciare" i contagi e "ha creato numerosi problemi a scuola e sul lavoro", afferma Bassetti. I test "rovinano le narici dei nostri figli, mettendoli in fila per strada per fare un tampone, con il freddo. Questo è segno di un Paese non civile".

Covid, Bassetti: "Basta con il tamponificio"

L'infettivologo del San Martino di Genova si è lasciato andare a forti dichiarazioni sulla proroga delle misure per arginare i contagi Covid. A partire da quarantene che lasciano a casa per settimane intere famiglie e lavoratori, continui tamponi per poter rientrare a scuola, Matteo Bassetti mette critica le regole Covid, in diretta ad Agorà su Rai3.

"Il ’tamponificio Italia' non è servito assolutamente a niente perché non è stato in grado di tracciare, e ha creato numerosi problemi a scuola e sul lavoro", afferma Bassetti. "C’è un report che dice che per ogni positivo c’è un mese di assenza dal lavoro: non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo passare alla fase di convivenza con il virus e dobbiamo essere bravi a farlo rapidamente" o gli altri Paesi "ci bagnano il naso, anzi l'hanno già fatto".

Bassetti: "La scuola deve tornare in presenza"

Bassetti si scaglia contro le proroghe del governo e l'ultima novità varata nel Cdm di ieri, 2 febbraio, che stabilisce la Dad solo per i bambini non vaccinati. 

"La situazione oggi di fronte a Omicron non la limitiamo né con le mascherine all’aperto né con le quarantene cervellotiche. Il virus va più veloce. La scuola deve tornare in presenza. Chi sta male resti a casa, tre giorni dopo la scomparsa dei sintomi si torna a scuola con un tampone negativo. Gli altri vadano a scuola regolarmente, senza fare milioni di tamponi che rovinano le narici dei nostri figli, mettendoli in fila per strada per fare un tampone, con il freddo. Se non si sono contagiati con il Covid si sono contagiati con qualcos’altro. Questo è segno di un Paese non civile", conclude Bassetti.