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Padova, soccorre un motociclista sotto casa, ma era in quarantena: condannata a 2 mesi

Una storia che ha dell'incredibile quella di Maristella Scarmignan: "Dovevo forse lasciarlo ferito in strada? Di fronte a una persona che sta male e a un'urgenza del genere, c'è poco da ragionare". Ecco come è andata

21 Gennaio 2022

Padova, soccorre un motociclista sotto caso, ma era in quarantena: condannata a 2 mesi

fonte: facebook

Maristella Scarmignan, una donna di 56 anni, è stata condannata a 2 mesi di arresto. Perché? Ha soccorso un motociclista sotto casa sua mentre era in quarantena per positività al Covid. Tutto è accaduto il 23 aprile 2020 a Ospedaletto Euganeo, in provincia di Padova. “A nulla è valso il buonsenso e il mio invito a valutare la situazione, a maggior ragione visto che avevo da poco ottenuto un tampone negativo (per uscire dalla quarantena erano necessari due test negativi, ndr)", ha dichiarato la soccorritrice. 

Maristella Scarmignan: cosa è successo

La notizia è stata riportata da Il Mattino di Padova. Intorno alle 14, la donna ha sentito un forte botto e si è precipitata in strada per vedere cosa fosse successo. Un 44enne aveva perso il controllo della moto - che era andata a sbattere contro un cartello stradale -, era volato sull'asfalto e finito dentro a un fossato. Maristella Scermignan non ci ha pensato due volte: "Sono corsa fuori di casa e ho visto un fumo pazzesco. Vedevo la moto in mezzo alla strada ma non scorgevo il motociclista. Ho raggiunto il fossato e l’ho visto a terra, dolorante e in difficoltà. Ho temuto il peggio e quindi l'ho soccorso: voleva alzarsi, ma in quelle condizioni sarebbe stato deleterio mettersi in piedi", ha raccontato la donna al quotidiano. Successivamente, sono arrivati 118 e carabinieri.

Ottimo il soccorso all'uomo, ma quando i militari hanno scoperto che la donna era in quarantena sono iniziati i guai. Per lei un doppia denuncia: violazione della quarantena e mancata indicazione della propria identità personale e inizialmente (si era rifiutata di fornire i propri documenti). “A nulla è valso il buonsenso e il mio invito a valutare la situazione, a maggior ragione visto che avevo da poco ottenuto un tampone negativo (per uscire dalla quarantena erano necessari due test negativi, ndr)". 

La condanna

La vicenda ha subito un ulteriore aggiornamento qualche giorno fa, quando la donna ha ricevuto la notifica dal Tribunale di Rovigo: "Condanna a 4 mesi di arresto, ridotta a 2 mesi con il rito alternativo e sostituita da una multa di 4.500 euro". Ma la 56enne si è opposta al decreto di condanna. "Io, casalinga senza alcun precedente, mi ritrovo con la fedina penale sporca solo per aver aiutato una persona: è indegno. Dovevo forse lasciarlo ferito in strada? Di fronte a una persona che sta male e a un'urgenza del genere, c'è poco da ragionare. E badate bene, avevo un tampone negativo fatto poco prima", ha concluso Scarmignan. 

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