Il giurista Paolo Sceusa: “A piedi da Venezia al Sud Italia per protestare contro il Green Pass: è immorale"

Paolo Sceusa, docente di diritto ed ex giudice, a Il Giornale d’Italia: “Ho diffuso il messaggio e anche altre persone faranno la stessa cosa, lungo lo stesso percorso o percorrendo altre strade. Non sarà né una manifestazione né un corteo ma un modo per comunicare il nostro dissenso"

A piedi da Venezia al Sud Italia per protestare contro il Green Pass. In questo modo Paolo Sceusa, docente di diritto ed ex giudice, esprimerà il suo dissenso. Una camminata di protesta che parte in una data simbolica, all'indomani dell'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge Covid che impone l'obbligo vaccinale agli over 50.

Dott. Sceusa come è nata questa iniziativa?

Trovo immorale e illegale che le nostre libertà quotidiane, come il lavoro, vengano soffocate dal sistema del Green Pass. Io non sono vaccinato e negli ultimi mesi ho dovuto fare tamponi ogni due giorni per poter lavorare. Essendo un giurista, ho deciso di dire basta a tutto questo in molte maniere. Ho intrapreso cause e ricorsi ma non hanno sortito risultati sufficienti. Allora ho deciso di protestare in altro modo: oggi partirò da Venezia e, prendendomi tutto il tempo necessario, arriverò nel Sud Italia a piedi. Ho diffuso questo appello e anche altre persone vogliono fare la stessa cosa, lungo lo stesso percorso o percorrendo altre strade. Non sarà né una manifestazione né un corteo. Procederemo in fila indiana, sulla sinistra, senza dar fastidio al traffico e rispettando le distanze di sicurezza.

In che modo ha diffuso la notizia della camminata di protesta e quante persone hanno aderito?

Ho diffuso il messaggio tramite un canale Telegram, nato qualche mese fa. All’inizio ne facevano parte circa 3mila persone che volevano leggere quello che avevo da dire, anche su altri argomenti. Poi via via si sono aggiunti altri partecipanti: ora saremo circa in 13mila. Si sono creati anche dei sottogruppi regionali. Non ho però idea di quanti parteciperanno a questa camminata perché non sono io a coordinare l’organizzazione. Il mio scopo non è assolutamente quello di fare proselitismo o aumentare la mia visibilità personale. Voglio solo comunicare un messaggio di protesta.

La Costituzione prevede il diritto al lavoro ma anche la tutela della persona umana ai fini della predisposizione di condizioni ambientali sicure e salubri. Secondo lei che rapporto c'è tra i due aspetti?

Penso che la tutela della salute pubblica non possa sconfinare nella violazione di quei diritti intangibili dell'essere umano. Il diritto al lavoro è inalienabile e, ancora di più, il rispetto della persona. Non possiamo cancellare il resto della Costituzione per tutelare la salute pubblica.

L'art. 32 della Costituzione vieta l'obbligo di trattamento sanitario a meno che non sia imposto da una legge. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che impone il vaccino anti Covid agli over 50.

Ovviamente sono totalmente in disaccordo con questa disposizione. Non penso che questo vaccino sia sicuro perché è ancora in fase sperimentale.