Variante Omicron Italia, la nuova stretta: Green pass valido 6 mesi e torna l'obbligo mascherine all'aperto

Mascherine obbligatorie sempre e dovunque, tamponi ai vaccinati e green pass più breve. Il Governo alza le misure per fare fronte alla variante che sembra aver sconfitto i vaccini

Omicron spaventa l'Italia, o meglio, il Governo, che vara a un nuovo decreto con nuove regole più stringenti per far fronte alla variante che, per adesso, sembrerebbe aver sconfitto i vaccini. Mascherina obbligatoria all’aperto in tutta Italia e Fffp nelle situazioni a maggior rischio assembramento, anche a bordo di mezzi pubblici. Tamponi per i vaccinati tra seconda e terza dose. E anche il Green pass con durata più breve (sei mesi). Queste, in sintesi, le principali novità del nuovo decreto.

Variante Omicron Italia: le regole del nuovo decreto Covid

Scende ancora la durata del Green pass. "Dal 1° febbraio 2022 - spiegano fonti di Palazzo Chigi - riduzione della durata del green pass vaccinale da 9 a 6 mesi". E ancora: "Con ordinanza del Ministro della salute il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario". "Si attende approfondimento tecnico", puntualizza infatti P.Chigi.

Inoltre ci sarà una estensione dell'obbligo vaccinale a nuove categorie, oltre a quelle per cui il vaccino è già obbligatorio: personale sanitario, alle forze dell'ordine, ai dipendenti delle scuole e delle università. Tutta colpa della nuova variante Omicron, che gli "scienziati ci dicono essere molto più contagiosa delle precedenti". Il Governo, dunque, si appresta a varare una nuova stretta. Essa verrà decisa nella giornata di oggi, giovedì 23 dicembre 2021, in cabina di regia e poi varata da un Consiglio dei ministri. Si tratta dell'ultimo Cdm prima di Natale, che servirà per regalare a tutti gli italiani nuove restrizioni.

Torna poi l'obbligo di mascherine all'aperto, anche in zona bianca. Non solo. Nella riunione tra i capidelegazione delle forze di maggioranza e il premier Mario Draghi è stato deciso di introdurre "l’obbligo di mascherine FFP2 in cinema, teatri e per eventi sportivi, nonché sui mezzi di trasporto (anche TPL)".

La priorità, ha detto il Premier Mario Draghi, durante la tradizionale conferenza di fine anno, è fare la terza dose. Perché "i vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus". Non a caso, ha continuato, "dei decessi tre quarti sono non vaccinati". Il presidente del Consiglio premette che a guidare le misure che il governo adotterà sarà la scienza, i numeri, i dati, "non la politica".

Obbligo di tampone anche per vaccinati

"Non è esclusa" la scelta dell’obbligo di tampone per situazioni a rischio, come feste e discoteche. Tuttavia ci potrebbe essere l'obbligo di tampone anche per le partite di calcio, per andare allo stadio, ai cinema o nei teatri. Cosa, quest'ultima che vorrebbe dire dare un altro colpo tali settori, già in crisi. Difficilmente, infatti, qualcuno sarebbe disposto a pagare 30 euro (biglietto + tampone) per vedere un film al cinema. E l'Italia, rispetto al resto dell'Europa, va pure bene, dato che, per esempio, ai tedeschi, dal 28 dicembre, tornano le partite a porte chiuse.

L'obbligo di tampone e la terza dose servono in quanto - dice Draghi - alcuni mesi dopo la seconda dose, la protezione del vaccino comincia a calare "più rapidamente di quanto si pensasse e per certi tipi di vaccini anche più rapidamente". Dunque serve una barriera ulteriore per il periodo di intermezzo fino alla terza dose: "In quel periodo è utile fare il tampone per aumentare la protezione dal virus".

Il Governo, comunque, farà una riflessione sui tamponi da fare. E all'orizzonte si profila un possibile braccio di ferro sulla gratuità dei test per scovare il Covid. Con tutta probabilità la Lega di Matteo Salvini è pronta a chiedere tamponi a costo zero se verrà introdotto l'obbligo, anche per i vaccinati. Forse sarà d'accordo anche il Movimento 5 stelle. Ma non il Pd.

Durata Super Green pass

Per le ragioni sopracitate, la durata del Super green pass tra la seconda e la terza dose verrà ridotta. Potrebbe infatti scendere a 4 mesi, secondo fonti di Governo. Tuttavia non ci sarà nessuna variazione del calendario delle vacanze scolastiche. Le vacanze non verranno allungate. Il 10 gennaio tutti gli studenti saranno ritornati sui banchi di scuola. Sarà avviato uno screening, ma il ritorno alla didattica a distanza per ora sembra scongiurato. "Faremo di tutto perché questa esperienza non si ripeta", ha affermato il premier Mario Draghi.