Vaccino, si pensa già alla quarta dose, Ricciardi: "Bisogna valutare quanto dura la terza dose"
Walter Ricciardi, consigliere del ministro Speranza, ha espresso la sua opinione in merito alla possibilità di una quarta dose di vaccino. Non è mancato un suo punto di vista sulla variante Omicron
In Italia non abbiamo ancora iniziato ad inoculare le terze dosi di vaccino nella maggior parte della popolazione e già si parla di una quarta dose. Walter Ricciardi, consigliere per la pandemia del ministro della Salute Roberto Speranza, ha detto la sua riguardo quest'ipotesi non più remota.
Ricciardi sulla quarta dose di vaccino: "Vediamo quanto dura terza dose"
Il Dottor Ricciardi ha specificato che non bisogna dare un numero per ogni inoculazione che si effettua, in quanto è scientificamente errato. Secondo Walter Ricciardi "bisogna smettere di parlare di terza o quarta dose: c'è un ciclo vaccinale di base, fatto di 2 dosi, e poi ci sono dosi di richiamo. Per il momento facciamo la terza e verifichiamo quanto dura la protezione". In poche parole ha dato una risposta fin troppo chiara, saranno il tempo e lo ricerca ad indicarci cosa fare. Nel suo intervento ha proseguito dicendo che "in questo momento la regola della vaccinazione vale ancora di più, dobbiamo togliere spazio al virus per proteggerci contro le varianti che emergono. Facciamo la terza e verifichiamo quanto dura la protezione. Se si attenua, prendiamo in considerazione una dose di richiamo, come succede per l'influenza".
Le dichiarazioni di Ricciardi in merito alla variante Omicron
Nel suo intervento alla trasmissione Agorà, su Rai3, ha parlato anche della famigerata variante Omicron, tranquillizzando gli italiani in quanto oltre agli aspetti negativi della vicenda vi sono anche aspetti positivi. Ricciardi ha dichiarato che "tra quelli negativi, c'è la contagiosità. Questa variante in una provincia del Sudafrica è passata dall'1% al 30% dei casi in meno di due settimane è molto preoccupante. La variante Delta aveva impiegato 6 settimane per diventare dominante. E' positivo che, come sembra, questa variante non eluda i test: siamo quindi in grado di diagnosticarla. Se questo funziona per i test, presumibilmente funziona anche per il vaccino".