Laura Ziliani ultime notizie: spunta ipotesi soffocamento nel sonno

La donna sarebbe prima stata stordita con farmaci, poi soffocata con cuscino

Le ultime notizie su Laura Ziliani sono sempre più inquietanti: ora spunta l'ipotesi del soffocamento nel sonno. L'ex vigilessa uccisa a Temù, Brescia, sarebbe stata stordita con un composto di benzodiazepine e poi soffocata con un cuscino. Per l’omicidio sono accusate le figlie Paola e Sara Zani e il fidanzato della primogenita Mirto Milani, tutti e tre attualmente in carcere.

Laura Ziliani ultime notizie: ipotesi soffocamento nel sonno

Nel corpo di Laura Ziliani gli esperti di Medicina legale avevano trovato un composto di benzodiazepine. Non sarebbe però stato questo a provocare la morte della donna. Chi indaga è convinto che l'ex vigilessa bresciana sia stata soffocata con un cuscino mentre dormiva sotto effetto di ansiolitici "potenzialmente idonei a compromettere le capacità di difesa".

Gli esperti sono al lavoro per capire quali elementi possano ancora essere trovati sul cadavere a sostegno della tesi del soffocamento non violento, a distanza di 140 giorni dal decesso. Zillani era infatti stata uccisa l’8 maggio, ma il ritrovamento del suo corpo è avvenuto l’8 agosto vicino al fiume Oglio.

Gli investigatori ritengono che il corpo sia stato tenuto “in un luogo più asciutto, sempre all’aperto ma più riparato”. Le forti piogge di inizio agosto lo avrebbero poi trascinato verso la riva, in una zona già battuta inizialmente da soccorritori e volontari. Non è ancora chiaro come il corpo senza vita sia stato trasportato dalla casa di Temù, dove la donna sarebbe stata uccisa, alla zona boschiva.

Martedì prossimo si terranno gli interrogatori di garanzia di Mirto Milani, Silvia e Paola Zani, arrestati venerdì scorso e attualmente in carcere con l'accusa di avere ucciso donna. Lo riportano Bresciaoggi e l'edizione bresciana del Corriere della Sera. I tre compariranno davanti al gip Alessandra Sabatucci, che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare su richiesta del pm Caty Bressanelli. Le due ragazze sono nel carcere bresciano di Verziano. Mirto invece è nell'altro carcere di Brescia, Canton Mombello.

Laura Ziliani, terza figlia: "Uccisa per i soldi, non avranno mai il mio perdono"

"Sto male perché l'hanno ammazzata loro: le mie sorelle e quel cretino di Mirto", afferma Lucia, 25 anni, l'unica figlia di Laura Ziliani rimasta estranea all'inchiesta. "Non me l'aspettavo proprio - confessa in un'intervista al Corriere della Sera - io pensavo che fosse morta per cause naturali o per un'incidente. Mi hanno nascosto così tante cose che non so. Perderla così è un cosa che non riesco a pensare".

La giovane soffre di un "lieve ritardo cognitivo", come scrive il magistrato. Viveva con la madre che era il suo unico punto di riferimento. Ora è completamente sola. Il padre infatti è morto travolto da una valanga e le sue sorelle, Silvia e Paola, sono state arrestate per l'omicidio dell'ex vigilessa. "Io e la mamma eravamo praticamente inseparabili - sottolinea - Sono felice che li abbiano arrestati ma non avranno mai il mio perdono".

"Io non mi fidavo più di loro - racconta ancora Lucia spiegando come il loro rapporto si fosse deteriorato - ma non pensavo che arrivassero a fare una cosa così brutta. Sono state cattive, più di mio padre. Lui aveva un carattere complicato ma gli volevo bene". Parlando poi di Mirto, la 25enne rivela: "Mia mamma non ci andava d'accordo e mia nonna lo odiava".