Colori Regioni: in zona bianca chi va e quando
Ecco quali Regioni passeranno in zona bianca e quando avverrà il cambio di fascia di colore
Alcune Regioni passeranno presto in zona bianca: ecco quali sono e quando è previsto il cambio di colore. Per le fasce con il livello più basso di rischio Covid non ci sarà il coprifuoco, ma restano l'obbligo di mascherina e il distanziamento. Si anticipano inoltre le riaperture, come prevede l'accordo tra ministero della Salute e Regioni sulle regole da applicare nella zona bianca.
Colori Regioni: in zona bianca chi va e quando
Le prime Regioni a cambiare misure e regole contro il Coronavirus, secondo quanto stabilito dall'ultimo decreto covid, saranno Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Sardegna e Veneto. Nello specifico, il passaggio per Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna avverrà martedì 1 giugno, mentre Abruzzo, Veneto e Liguria passeranno in zona bianca la settimana successiva, da lunedì 7 giugno.
Il presidente dell'Abruzzo Marco Marsilio, in una lettera inviata al ministro della Salute Roberto Speranza, ha chiesto di anticipare a lunedì prossimo l’ingresso dell’Abruzzo nella fascia più bassa di rischio covid, come riporta l'Adnkronos. La richiesta si basa su una "significativa diminuzione della pressione sui presidi ospedalieri - spiega Marsilio nella lettera - e sulle relative terapie intensive, tali da raggiungere uno scenario di rischio basso, come del resto confermato dai dati del monitoraggio della Cabina di regia relativi al periodo 14-20 maggio 2021, che denotano per l’Abruzzo una incidenza inferiore ai 50 casi ogni 100.000 abitanti".
"Se domani confermiamo i parametri e rimangono quelli delle ultime due settimane, dal 7 di giugno potremmo essere in zona bianca. E in zona bianca intendo applicare le aperture e il coprifuoco è da cancellare". Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, oggi nel corso del consueto punto stampa dalla sede della Protezione Civile di Marghera. Perché, ha spiegato il governatore del Veneto, "la zona bianca rappresenta un ritorno alla normalità, ma non ha senso mantenere il coprifuoco fino al 21 giugno come prevede la normativa nazionale: che senso ha dire ai turisti che abbiamo una situazione che ci consente di anticipare la zona bianca se non possiamo liberarci dal coprifuoco?".
Sulla possibilità che tutta l'Italia entro fine giugno diventi bianca frena il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, intervenuto ad 'Agorà' su Rai3, rilanciando la necessità di "attenzione e gradualità" nell'allentamento delle restrizioni anti-contagio. "Non mi dispiace l'idea di un 'bianco rafforzato'", perché grazie all'impatto "macroscopico e concreto" delle vaccinazioni sul carico di Covid-19 per il Servizio sanitario nazionale, i ricoveri e le terapie intensive, "possiamo aprirci, ma facciamolo con il massimo buon senso e la massima progressione possibile".
"Con le aperture, con tutto quello che è giusto fare" e che comporta "più contatti e più movimento - ribadisce l'esperto del Comitato tecnico scientifico della Lombardia - un certo rialzo nel numero di casi positivi ce lo aspettiamo. Non un'ondata, spero, ma un'onda di risalita. Però se si tratta di casi banali, in soggetti più giovani, non ci sarà quella paura che ci ha preso nel momento in cui Ssn ha avuto difficoltà oggettive" anche durante l'ultima ondata pandemica.