Riaperture 26 aprile, bozza decreto: cosa cambia per scuola, zona gialla e pass
Ecco la bozza del nuovo decreto in vigore dal 26 aprile 2021: novità anche su spostamenti, bar e ristoranti, palestre e piscine, cinema e teatri. Tutte le date delle riaperture.
Mentre si attende il nuovo decreto Covid in vista delle riaperture di lunedì 26 aprile 2021, è stata resa nota la bozza che anticipa cosa cambia per scuola, zona gialla e pass. Nuove regole anche per ristoranti, palestre, piscine, teatri, cinema, concerti e sport di contatto.
Riaperture 26 aprile, bozza decreto: cosa cambia per scuola, zona gialla e pass
Secondo quanto si apprende, al centro della bozza del nuovo decreto per le riaperture del 26 aprile ci sono pass, spostamenti tra Regioni, zona gialla e scuola in presenza. Mentre il Governo sembra dare il via libera a chi si muove tra Regioni a basso rischio di contagio Covid, per chi si sposta verso zone rosse o arancioni è previsto un pass. Nella bozza del decreto si parla di "certificazioni verdi".
Saranno proprio queste certificazioni verdi il primo tema di discussione oggi sul tavolo del Cdm. Il pass darà l'ok agli spostamenti tra zone di diverso colore a chi ha contratto il Covid negli ultimi 6 mesi ed è guarito, ai vaccinati e a chi si è sottoposto nelle ultime 48 ore a un tampone molecolare o antigenico con esito negativo.
Il pass per gli spostamenti - che potrà essere presentato in formato cartaceo o digitale - non potrà essere falsificato in nessun modo, pena sanzioni, tra cui la possibile reclusione. Sulla bozza del decreto a questo proposito si legge: "Se alcuno dei fatti previsti dagli articoli 476, 477, 479, 480, 481, 482, 489, anche se relativi ai documenti informatici di cui all’articolo 491- bis, del codice penale, ha ad oggetto le certificazioni verdi Covid-19 di cui all’articolo 10, comma 2, si applicano le pene stabilite nei detti articoli, aumentate di un terzo".
"Se la certificazione verdi Covid-19 contraffatta o alterata è utilizzata per svolgere attività o compiere spostamenti vietati ai sensi del presente decreto, si applicano anche le relative sanzioni amministrative previste dall’articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19".
Riaperture scuole 26 aprile: addio alla Dad
Addio alla Dad per tutti gli studenti, eccetto per i ragazzi delle scuole superiori dove si continueranno ad alternare le lezioni a distanza con quelle da remoto. La didattica in presenza per i più grandi dovrà essere tra il 50% e il 75%. Nella bozza non è prevista inoltre nessuna deroga alle Regioni, con l'eccezione per eventuali focolai.
"Dal 26 aprile - si legge nella bozza del nuovo decreto - e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull'intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l'infanzia, dell'attività scolastica e didattica della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, nonché delle attività scolastiche e didattiche della scuola secondaria di secondo grado, almeno per il 50% della popolazione studentesca".
"Le disposizioni di cui al primo periodo non possono essere derogate da provvedimenti dei Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e dei Sindaci". La deroga alla scuola in presenza "è consentita solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica. I provvedimenti di deroga sono motivatamente adottati sentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, anche con riferimento alla possibilità di limitarne l'applicazione a specifiche aree del territorio".
E ancora: "Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica, affinché, nella zona rossa, sia garantita l'attività didattica in presenza ad almeno il 50%, e, fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, e, nelle zone gialla e arancione, ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca. La restante parte della popolazione studentesca delle predette istituzioni scolastiche si avvale - conclude infine la bozza sul fronte istruzione - della didattica a distanza".
Riaperture 26 aprile: bar e ristoranti
Ottime notizie anche per bar e ristoranti: i locali da lunedì 26 aprile 2021 potranno riaprire anche a cena. Ma attenzione: la disposizione vale solo per quelli all'aperto. La bozza del decreto prevede inoltre che dal 1° giugno bar e ristoranti in zona gialla potranno ospitare clienti anche al chiuso.
"Dal 1° giugno - si legge - nella zona gialla, le attività dei servizi di ristorazione sono consentite anche al chiuso, con consumo al tavolo, dalle ore 5:00 fino alle ore 18:00, o fino a un diverso orario stabilito con deliberazione del Consiglio dei ministri".
Riaperture, bozza decreto: palestre e piscine
Via libera anche a palestre e piscine all'aperto, che potranno rialzare le serrande rispettivamente il 1° giugno e il 15 maggio. "A decorrere dal 15 maggio 2021 in zona gialla - recita la bozza - sono consentite le attività di piscine all’aperto in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla base dei criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico".
"A decorrere dal 1° giugno 2021 in zona gialla - si legge ancora nella bozza del nuovo decreto - sono consentite le attività di palestre in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla base dei criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico".
Ok anche al calcetto e agli sport di contatto in zona gialla. Restano off limits invece gli spogliatoi dei centri sportivi. "A decorrere dal 26 aprile 2021 - continua la bozza -, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. È comunque interdetto l’uso di spogliatoi".
Riaperture 26 aprile: cinema, teatri e concerti
Riaprono finalmente anche cinema, teatri e concerti dal 26 aprile, ma con delle limitazioni: per gli spettacoli è prevista capienza al 50%, massimo 1000 persone all'aperto, 500 al chiuso. "Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale" si legge nella bozza del decreto Covid.
E ancora: "La capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all'aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al presente articolo".
Riaperture, bozza decreto: fiere, convegni e congressi
Ritornano anche fiere, convegni e congressi. La data per la riapertura, si legge nella bozza, sarà il 1° luglio. Concesso "lo svolgimento in presenza di fiere nel rispetto dei limiti e delle modalità previsti dai provvedimenti di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020 e da protocolli e linee guida definiti con i medesimi provvedimenti, ferma restando la possibilità di svolgere, anche in data anteriore, attività preparatorie che non prevedono afflusso di pubblico".
"L’ingresso nel territorio nazionale per partecipare a fiere di cui al presente comma è comunque consentito, fermi restando gli obblighi previsti in relazione al territorio estero di provenienza. Dal 1° luglio 2021, in zona gialla, sono altresì consentiti i convegni e i congressi, nel rispetto dei limiti e delle modalità previsti dalle deliberazioni di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020 e da protocolli e linee guida definiti con i medesimi provvedimenti" conclude infine la bozza.
Riaperture 1 luglio, bozza decreto: terme, lunapark e parchi tematici
Sempre dal 1° luglio sì all'apertura, in zona gialla, di terme, parchi tematici e lunapark. "Consentite in zona gialla le attività dei centri termali, nel rispetto dei limiti e delle modalità previsti dai provvedimenti di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020 e da protocolli e linee guida definiti con i medesimi provvedimenti" recita la bozza.
Sempre dal 1° luglio, conclude infine la bozza del nuovo decreto, "sono consentite le attività dei parchi tematici e di divertimento, nel rispetto dei limiti e delle modalità previsti dai provvedimenti di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020 e da protocolli e linee guida definiti con i medesimi provvedimenti".