Protesta ristoratori alla villa di Draghi, Vissani: "Vado anche io"

L'appello del noto chef è quello di un ritorno non solo al lavoro ma anche alla vita: "Stanno morendo i rapporti umani"

Un pranzo di protesta davanti alla villa di Draghi? “Ci vado anche io” è la risposta dello chef Gianfranco Vissani ad Adnkronos, interpellato sulla protesta pacifica che i ristoratori umbri  vorrebbero organizzare davanti maniero dove il premier si ritira nel fine settimana. "Se mi chiamano, certo che vado anche io. Per farci ascoltare e per chiedere indietro la nostra vita” ha affermato convinto lo chef.

Non muoiono solo i ristoranti: si sta spegnendo la vita

“Mi sembra il deserto del Sahara” ha spiegato lo chef che proprio in Umbria, a Baschi, ha la sua Casa Vissani “e dopo 13 mesi ci devono dare delle risposte e aiuti veri. La vita è una sola e il governo deve riaccendere una fiamma che si sta ormai spegnendo”.

Il problema non è solo la ristorazione ma l’essenza dell’esistenza, che rischia di essere svuotata. “La vita se ne va, non soltanto nella ristorazione, ma più in generale nei rapporti umani”, conclude Vissani, definendoli compromessi dalla paura per l’epidemia. “Deve tornare la fiducia e la sicurezza. Pensi che un mio amico ha conosciuto una ragazza ma ha deciso di non andarci a letto per paura del Covid. Dopo di che lei lo ha lasciato. Ma le sembra mai possibile?”.