Vaccini Covid: Johnson&Johnson come AstraZeneca finisce sotto indagine
Segnalati 4 casi di trombosi anche per il vaccino americano, simile per alcuni aspetti proprio ad AstraZeneca: uno è stato mortale
Dopo Astrazeneca, anche Johnson&Johnson è finito nel mirino dell’Ema che ha avviato una revisione di possibili controindicazioni simili a quelle riscontrate nel vaccino anglo-svedese. Ad avviare l’indagine del Prac, il comitato per la sicurezza dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema), quattro segnalazioni di eventi tromboembolici in persone che avevano ricevuto il siero Jansenn, quello prodotto appunto dall’azienda statunitense.
4 gli episodi di trombosi
"Dopo la vaccinazione con il Janssen sono stati segnalati quattro casi gravi di coaguli di sangue insoliti con piastrine basse. Un caso si è verificato in uno studio clinico e tre casi durante la campagna vaccinale negli Stati Uniti. Uno di questi è stato fatale" ha sottolineato, nella sua nota, l’Ema.
Ema: non è dimostrato il nesso casuale
L’Ema ha ribadito che maggiori controlli vanno nel senso delle sicurezza del vaccino ed ha sottolineato che “al momento non è chiaro se esista un'associazione causale tra la vaccinazione con il Janssen e queste condizioni”, in realtà dichiarazioni molto simili a quelle sentite per AstraZeneca, prima che nel giro di una settimana venissero nuovamente contraddette.
Il vaccino in Europa nelle prossime settimane
Il Prac sta indagando su questi casi e deciderà se potrà essere necessaria un'azione normativa, che di solito consiste in un aggiornamento delle informazioni sul prodotto", spiega l'Agenzia europea. Il vaccino di J&J è attualmente utilizzato solo negli Stati Uniti, con un'autorizzazione all'uso di emergenza. È stato autorizzato nell'Ue l'11 marzo 2021. La somministrazione non è ancora iniziata in nessuno Stato membro dell'Ue, ma è prevista nelle prossime settimane.