Via libera AstraZeneca, Rezza: "Dopo lo stop ora raddoppiamo le somministrazioni"

Dopo l'ok di Aifa si parte già a vaccinare da oggi. Necessario accelerare il virus corre.

Un sospiro di sollievo, così è stato accolto il via libera del vaccino AstraZeneca, dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. “Rinunciare ad una forte campagna vaccinale sarebbe stato particolarmente rischioso” ha sottolineato il rappresentate del ministero, sottolineando che a fronte di pochi casi avversi non si può fermare il vaccino in un momento in cui la sua incidenza è particolarmente rilevante, 150 casi ogni 100mila abitanti e l’Rt nazionale che resta all’1,16. "Eravamo a 200mila vaccinazioni al giorno e abbiamo avuto purtroppo una battuta d'arresto. Sappiamo che dobbiamo raddoppiare questo ritmo. La campagna di vaccinazione può ora entrare nel vivo anche perché a metà aprile un nuovo quarto vaccino si renderà disponibile" ha proseguito Rezza.

Anche Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore della Sanità, ha voluto riassicurare sugli accertamenti fatti. "Abbiamo valorizzato il principio della massima precauzione arrivando alla sospensione temporanea del vaccino di AstraZeneca. E' stato valutato che su 20 mln di persone vaccinate in Ue e Gb non ci sono evidenze che il vaccino AstraZeneca, che copre al 100% per forme gravi, incrementi il rischio di complicanze tromboemboliche. In tutto ci sono 25 casi trombotici su 20 mln di vaccinati e non è dimostrabile un nesso di causalità e ricordiamo che l'infezione Covid è assai più pericolosa anche per questo tipo di infezioni”

"La notizia principale da sottolineare è che i benefici del vaccino AstraZeneca superano ampiamente i rischi e quindi il vaccino è sicuro senza limitazioni di età e senza sostanziali controindicazioni per l'uso. Non è associato ad un aumento del rischio trombotico , nè ci sono problematiche rispetto ai lotti. Nesso causale con eventi rari trombotici non è dimostrato ma saranno avviati ulteriori studi. La preoccupazione giustificata nata dalla segnalazione di questi pochi casi di una certa gravità ha portato alla sospensione della campagna vaccinale in Ue. Ma gli eventi rari si possono conoscere meglio solo dopo l'utilizzo. Non c'è ad oggi un legame causale" ha detto il direttore generale di AIFA, Nicola Magrini durante la conferenza stampa sul  pronunciamento dell'Ema sul vaccino AstraZeneca. 

“Aifa esprimerà nei prossimi giorni un documento ufficiale contro un uso preventivo o profilattico di farmaci come aspirina, tachipirina o eparina, antinfiammatoria. Non c'è motivo di usare farmaci preventivi o dopo la vaccinazione perché non c'è alcun nesso dimostrato. Non ci sono indicazioni neanche per donne che usano la pillola" ha concluso il direttore Aifa, che ha voluto rassicurare ulteriormente gli italini. "I vaccinati siano tranquilli e sicuri e solo se ci sono sintomi si rivolgano al medico".