Sardegna zona bianca: cosa si può fare e cosa no
"Un modello per l'Italia, ma serve sistema di controllo degli accessi": le parole del governatore Solinas. Ecco cosa cambia da oggi, lunedì 1 marzo 2021, in Sardegna.
La Sardegna entra in zona bianca e va verso le graduali riaperture. Nuove regole per bar, ristoranti e coprifuoco. Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 77 nuovi casi di Coronavirus e 5 morti in tutta la Regione. Attualmente nell'isola i soggetti che hanno contratto il Covid-19 sono 41.191 e il tasso di positività è del 3%.
Il governatore Christian Solinas parla di "riaperture graduali" e fa sapere che proprio a partire da oggi, lunedì 1 marzo 2021, ci saranno dei cambiamenti validi in Sardegna. Ecco un elenco di quello che si può fare e no in zona bianca.
Sardegna in zona bianca: cosa cambia
Cosa cambia in zona bianca? "Fin da subito ci sarà la riapertura delle attività di ristorazione con la possibilità di apertura serale fino alle 23, i bar fino alle 21, riapertura nei fine settimana dei centri commerciali" annuncia il governatore della Sardegna Solinas. "Stiamo studiando - prosegue - uno slittamento del coprifuoco con la limitazione al solo stazionamento e alla sosta presso piazza, lungomare, in modo che si possa circolare liberamente".
Il raggiungimento della zona bianca "è un grande risultato in questa battaglia col virus, dobbiamo sentire la responsabilità di mantenere questo risultato e non dobbiamo abbassare la guardia" avvisa ancora Solinas. "Se nel corso della prima settimana di allentamento vedremo indicatori con segno positivo procederemo con la riapertura di palestre, piscine e scuole di danza, fino al ritorno alla tanto agognata nuova normalità".
Sardegna zona bianca, Solinas: 'Modello per l'Italia'
Mentre il resto della penisola cambia colore e salgono i contagi da Coronavirus, "la Sardegna - dice Solinas - può diventare un laboratorio, un modello per tutta Italia, visto anche il ridotto numero della popolazione". Intanto il governatore chiede al premier Mario Draghi "un impegno straordinario per poter avviare una grande campagna vaccinale immediata che porti, nell'arco dei prossimi 30-40 giorni, a poter vaccinare tutta la popolazione sarda".
Infine Solinas conferma la necessità di avviare un rigido sistema di controlli per chi entra nell'isola. "Il modello proposto un anno fa - ricorda - oggi è diventato una linea di tendenza internazionale, che anche l'Ue sta perseguendo. E' necessario che oggi, che abbiamo conquistato la zona bianca, ci sia un sistema di controllo degli accessi nei porti e negli aeroporti, che certifichi che chi arriva non porti con sé il virus. Quindi - conclude il governatore sardo - serve una certificazione del test o l'esecuzione di un test rapido una volta giunti in Sardegna".