Brescia, zona arancione rafforzata: regole su spostamenti, seconde case e scuole
Preoccupano le varianti del Coronavirus in Lombardia e il governatore Fontana firma la nuova ordinanza: tutta la provincia di Brescia e altri 9 Comuni entrano in 'zona arancione rafforzata'. Ecco cosa si può fare e cosa no.
É entrata in vigore ieri, martedì 24 febbraio 2021, l'ordinanza firmata dal presidente della Lombardia Attilio Fontana che prevede restrizioni per tutta la provincia di Brescia, 8 Comuni nel bergamasco e 1 in provincia di Cremona. Parte della Regione torna così in semi-lockdown, entrando nell'area che viene definita 'zona arancione rafforzata'. Ma cosa significa? Ecco l'elenco completo di tutte le regole e divieti validi fino al prossimo 2 marzo nei Comuni interessati.
Brescia e Bergamo, zona arancione rafforzata: cosa si può fare e cosa no
Tutta la provincia di Brescia e i comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR) si trovano ora in zona arancione rafforzata. Cosa comporta ciò?
Disposta sia la chiusura delle scuole - compresi asili nidi, scuole dell'infanzia ed elementari - sia la sospensione delle lezioni in presenza nelle università e nei laboratori. Fortemente consigliato lo smart working per tutte le aziende pubbliche e private.
Vietato andare nelle seconde case sia per chi è residente in tali Comuni che in altri. Spostamenti consentiti solo all'interno del proprio Comune, anche se rimane la forte raccomandazione di limitarsi a quelli necessari. Possibile uscire dai confini solo con autocertificazione e per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute.
Rimane la deroga per chi abita in Comuni con meno di 5 mila abitanti: per essi è consentito spostarsi fuori dai confini ma entro una distanza di 30 km, senza però poter raggiungere il capoluogo di provincia.
Zona arancione rafforzata, cosa significa: bar e ristoranti chiusi
Con la zona arancione rafforzata si dispone anche la chiusura di bar e ristoranti. Rimangono concessi però i servizi di asporto e domicilio, anche oltre l'orario del coprifuoco (dalle 22 alle 5 del mattino).
Negozi aperti, ma centri commerciali chiusi. Si raccomanda infine di uscire di casa solo per necessità così da limitare il più possibile gli spostamenti all'interno di tali Comuni lombardi, dove si sta registrando proprio in questi giorni un drastico aumento dei casi di Covid-19 e delle sue varianti.