Milan-Inter, il derby dell’assembramento. Violate le regole anti-Covid fuori da San Siro
Migliaia di ultrà davanti allo stadio, folla e poche mascherine. Interviene la polizia prima dell’inizio della partita, vinta dall’Inter per 3-0
Milan-Inter, il derby dell’assembramento. Violate regole anti-Covid fuori da San Siro
Scene di ordinaria follia quelle vissute prima dell’inizio del derby della Madonnina tra Milan e Inter. In un’Italia che naviga tra un decreto e l’altro, tra una zona rossa e un divieto di apertura di molte delle imprese importanti per il Paese, vedere tifosi ammassati ai cancelli di San Siro pare un’assurdità inspiegabile. Che le tifoserie, a cui è negato l’ingresso nello stadio, si incontrassero fuori da San Siro era cosa ben nota, tutto stabilito e comunicato. Ma vedendo le immagini di migliaia di ultras accalcati e assembrati tra loro, molti senza mascherina, la domanda è d’obbligo: come è stato possibile autorizzare una cosa del genere? Non bastano quindi gli inviti di tutti i medici e non solo, a comportamenti intelligenti e coerenti con le misure di sicurezza imposte da quasi un anno. Come possiamo accettare queste manifestazioni “apparentemente autorizzate”? A inquadrare ulteriormente la situazione anche sui social, fioccano foto degli assembramenti e la scritta: “da domani Milano in zona rossa”.
Migliaia i tifosi del Milan, probabilmente circa 7mila, che si sono dati appuntamento davanti all’ingresso 14 di San Siro mentre 5mila tifosi dell’Inter erano radunati nel piazzale del `Baretto´ di San Siro, punto di ritrovo della Curva Nord. Numeri che in pandemia risultano preoccupanti e recano sdegno per una città, che con fatica, tenta di rialzarsi dagli effetti dell’emergenza sanitaria. Si sono registrati inoltre anche momenti di tensione poco prima del fischio d’inizio del derby quando i tifosi delle due squadre, presenti davanti allo stadio di San Siro, sono quasi entrate in contatto. Dopo il passaggio del pullman rossonero, centinaia di supporters del Milan si sono diretti nei pressi del raduno della Curva Inter. Solo la reazione delle forze dell’ordine ha evitato il contatto, separando le tifoserie.
Unico momento positivo per un derby che sul campo ha visto vincente l'Inter per 3-0, lo striscione dei tifosi della squadra di Antonio Conte a Mauro Bellugi, ex campione nerazzurro scomparso proprio per le conseguenze del Covid, «Buon viaggio Bellugi eroe nerazzurro».
Pare che a violare le regole anti-Covid non siano stati solo ultrà e gruppi organizzati, ma anche tanti tifosi singoli e famiglie con bambini. Forse questo uno dei motivi per cui le forze dell'ordine hanno vigilato - e filmato - senza disperdere la folla subito. E ora tocca a loro identificare, con foto e video, chi c'era e che ruolo ha avuto nei pericolosi assembramenti fuori da San Siro ieri domenica 21 febbraio. Chi sarà identificato, si vedrà recapitare il verbale da 400 euro per la violazione dei divieti. Ma la domanda resta una: tutto questo era davvero necessario o si poteva evitare?