Scuola, Bianchi: 'Esame di maturità senza scritti, un elaborato per l'orale'

"C'è bisogno di un confronto con le Regioni": ecco le dichiarazioni del neoministro dell'Istruzione su esame di maturità, allungamento del calendario e riforma della scuola.

Come per l'esame di maturità 2020, anche quest'anno non ci saranno prove scritte per gli studenti delle scuole superiori. Lo ha stabilito il neoministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, che ha svelato come si svolgerà l'orale: "I maturandi dovranno preparare un ampio elaborato sulle materie di indirizzo concordandolo con il consiglio di classe. Da qui - ha continuato - comincerà l'orale che si svilupperà poi anche sulle altre discipline".

Intervistato dal Corriere della Sera, Bianchi ha aggiunto che non ci sarà un accesso automatico all'esame di maturità per tutti gli studenti, ma l'ammissione "sarà disposta in sede di scrutinio finale, dal consiglio di classe", come è avvenuto lo scorso anno.

Scuola, possibilità di allungare calendario delle lezioni

Patrizio Bianchi ha parlato anche della possibilità di allungare il calendario scolastico. "C'è bisogno di un confronto con le Regioni " ha precisato al Corriere della Sera. "La legge prevede almeno 200 giorni di lezione, ma non è un problema di un giorno in più o in meno. Dobbiamo decidere rispettando i diritti e la vita delle persone. La scuola non è solo insegnamento, apprendimento, ma anche vita comune".

Tra gli obiettivi del neoministro dell'Istruzione c'è anche il ritorno alla didattica in presenza. "Voglio che la macchina scolastica sia pronta per l'inizio delle lezioni, qualunque decisione prenderemo" ha avvisato ancora.

Scuola, Bianchi verso la riforma 

Intanto Bianchi starebbe pensando anche a proporre una nuova riforma sulla scuola. C'è la necessità, secondo il ministro, di "ridisegnare i percorsi" scolastici. "Io sogno per i ragazzi - ha aggiunto - un percorso scolastico che parte dai tre anni e arriva fino alla fine della laurea triennale, perché solo così colmeremo il gap per i giovani del nostro Paese". E infine, sulla possibilità di accorciare la durata del liceo a quattro anni, Bianchi sostiene: "E' una questione di cui si può discutere, ma non è la priorità".