Coronavirus, Sileri: 'No lockdown nazionale, ma guerra per tutto il 2021'

Ecco le parole dell'ex viceministro della Salute: "Vaccinare soggetti più fragile entro fine maggio e mantenere blocco spostamenti tra Regioni".

"Il lockdown nazionale non è necessario. Siamo in guerra e per uscirne servirà tutto il 2021". Così parla Pierpaolo Sileri, senatore M5S ed ex viceministro della Salute, guardando il quadro della situazione in Italia. E sulle varianti, ai microfoni di Radio Cusano Campus, dice: "E’ possibile che alcune eludano i vaccini, ma è molto più probabile che i vaccini funzionino anche con le varianti. Speriamo di vaccinare tutti i soggetti più fragili entro maggio".

"E’ verosimile che alcune Regioni tornino in zona arancione e qualcuna in zona rossa. Il lockdown nazionale non è necessario, ci saranno degli stop&go. Va mantenuto il blocco degli spostamenti tra Regioni" aggiunge Sileri. "Sicuramente c’è una continuità con l’azione di procedere con la vaccinazione nel più breve tempo possibile per osteggiare l’avanzata del virus. Servirà probabilmente tutto il 2021 per uscire da questa trincea definitivamente" afferma ancora.

Covid, Sileri: 'Se i vaccini non funzionano con una variante...'

Ospite a Radio Cusano Campus, il senatore pentastellato continua a parlare dei vaccini per combattere il Covid-19. "Ce ne sono diversi, quindi se anche un vaccino non dovesse funzionare con una variante, è probabile che gli altri funzionino. La ricerca e l’industria comunque sono pronte nel caso in cui un vaccino debba essere modificato e rimodulato" rassicura. "I virus - prosegue Sileri - mutano e questo è un virus che tende alle mutazioni. Noi stiamo cercando di mettere in rete tutti i laboratori per cercare le varianti, ma è importante ciò che viene fatto a livello planetario, serve un’azione congiunta di monitoraggio di tutti gli scienziati del mondo".

"L’Italia è tra i primi in Europa, ma il punto è avere più vaccini a disposizione" precisa Sileri. "Io spero che a breve altri vaccini possano essere approvati per avere un ulteriore quantitativo di dosi. Speriamo di vaccinare tutti i soggetti più fragili entro maggio. Quando avremo vaccinato medici, anziani e fragili, gli ospedali poi potranno gestire anche l’ordinario" osserva ancora. Infine, Sileri invita a "non abbassare la guardia alla vigilia della valutazione dei dati settimanali". E poi conclude: "Laddove il virus corre è necessario fare un passo indietro. Se dovesse subentrare una variante più aggressiva è chiaro che servirà una chiusura più o meno estesa a secondo dell’analisi dei dati".