Zona gialla, regioni: cosa cambia e cosa si può fare da oggi

Atteso anche oggi, venerdì 12 dicembre, il consueto monitoraggio sui dati del Covid in Italia della cabina di regia che potrebbe ridisegnare la mappa delle Regioni in zona gialla. Con il passaggio della Puglia sono ora 17 le regioni, più la provincia autonoma di Trento, a poter godere di regole meno stringenti. Tra queste ci sono anche Lazio e Veneto le quali presto dovrebbero ricevere confermata la permanenza nella fascia 'soft' grazie all'indice Rt sotto 1.

Speranza anche per la Sicilia, che vanta un Rt inferiore a 1. Rischio arancione solo per Toscana e Abruzzo. Mentre L'Umbria rischia di ritornare zona rossa, questo per le varianti del virus in circolo sul territorio.

Zona gialla: cosa si può fare

Ma cosa si può fare in zona gialla? Cosa cambia? Presto detto: il coprifuoco innanzitutto è fissato dalle 22 fino alle 5, invece che dalle 18. Dopo quell’ora ci si può muovere solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. E sempre con a portata di mano un'autocertificazione. Resta l’obbligo di mascherina anche all’aperto, a eccezione dei bambini sotto ai sei anni, di chi svolge attività sportiva e di chi ha patologie conclamate.

Fino al 15 febbraio rimane vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, tranne quelli per esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute.

Per quanto riguarda le visite ad amici e parenti. Una sola volta al giorno è permesso spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata della stessa Regione o Provincia autonoma, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle che già vivono nella casa di destinazione. 

Scuola, cosa cambia

In zona gialla le scuole superiori adottano la didattica in presenza almeno al 50 per cento ed entro il limite del 75 per cento. Per medie ed elementari resta la didattica in presenza. Rimane comunque l'obbligo di mascherina per i bambini con più di sei anni. Le università organizzano la didattica con le autorità regionali.

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Cambia di poco la situazione per i bar e per i ristoranti. Restano infatti le regole di apertura dalle 5 alle 18, consegna a domicilio consentita, asporto possibile con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. I musei possono rimanere aperti dal lunedì al venerdì tranne nei giorni festivi.

Continuano a tenere la serranda abbassata i cinema e i teatri. Chiuse anche le sale scommesse, le sale da gioco, le discoteche, le sale da ballo, le sale da concerto, le palestre, le piscine, i parchi tematici, le terme e i centri benessere. I negozi sono aperti ma i centri commerciali rimangono chiusi nel weekend.

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