Nomine Asl Lazio: Zingaretti e D’Amato indagati per abuso d’ufficio
"La Procura, a differenza di quanto letto su alcuni giornali, ha solo chiesto la proroga dell'indagine. Non ha formulato un'accusa": le parole di Panella, il direttore generale dell’Umberto I
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e Alessio D’Amato, assessore alla Sanità, sono indagati per abuso d'ufficio per quanto riguarda la vicenda delle nomine nelle Asl nel 2019. Le indagini - coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Ielo - nascono da un esposto presentato da Fratelli d’Italia.
Indagati anche Andrea Tardiola, segretario della giunta della Regione Lazio, Renato Botti, che all’epoca dei fatti era responsabile della direzione della Salute della Regione Lazio e Vincenzo Panella, direttore generale dell’Umberto I.
"Siamo convinti che gli atti che abbiamo assunto sono legittimi e confidiamo nel lavoro della magistratura" ha detto Panella all'Adnkronos Salute. "Sono tranquillo. L'azienda ospedaliera è sicura di aver nominato un direttore amministrativo in regola con i requisisti previsti dalle norme nazionali" ha proseguito.
Il direttore generale dell’Umberto I ha chiarito che "la Procura, a differenza di quanto letto su alcuni giornali, ha solo chiesto la proroga dell'indagine. Non ha formulato un'accusa. E' per il consigliere Aurigemma, che ha presentato la denuncia, che si tratta di 'abuso d'ufficio'".
"Ma Aurigemma - ha concluso Panella - non è magistrato, fortunatamente. Il provvedimento che io conosco, e che mi è stato notificato, è semplicemente la richiesta del giudice di prorogare i termini per le indagini. Non ho ricevuto avvisi di reato".