Caso Becciu, Vaticano rinuncia estradizione Marogna: "Imminente processo"
Il Giudice istruttore del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, ha accolto l'istanza formulata dall'Ufficio del Promotore di Giustizia.
È stata revocata la misura cautelare a carico di Cecilia Marogna, la manager cagliaritana arrestata a Milano il 13 ottobre nell’indagine relativa all’ex cardinale Angelo Becciu proprio su richiesta delle autorità vaticane. A carico dell’indagata “è di imminente celebrazione il giudizio per un’ipotesi di peculato commesso in concorso con altri". Il Giudice istruttore del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, ha accolto l'istanza formulata dall'Ufficio del Promotore di Giustizia, il 13 gennaio. A carico di Marogna "è di imminente celebrazione il giudizio per un'ipotesi di peculato commesso in concorso con altri". L'iniziativa intende, tra l'altro, consentire all'imputata" di "partecipare al processo in Vaticano, libera dalla pendenza di misura cautelare nei suoi confronti":queste le parole del Pg per spiegare il motivo per cui il Vaticano ha rinunciato alla richiesta di estradizione di Cecilia Marogna sulla quale avrebbero dovuto pronunciarsi oggi i giudici di Milano. La donna, denominata la “dama del cardinale”, era stata arrestata per appropriazione indebita aggravata e peculato per distrazione di beni. Marogna è diventata nota per aver ricevuto 500mila euro dalla Segreteria di Stato, per volontà dell’allora sostituto Angelo Becciu, al quale il Papa ha poi tolto i diritti connessi al cardinalato.