Open Arms: al via il processo di Salvini a Palermo
Ammessi solo gli avvocati, le parti civili e i giornalisti accreditati.
E' iniziata l'udienza preliminare del processo a carico dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e omissione di atti di ufficio per la vicenda Open Arms.
Nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo c'è anche il Procuratore capo Francesco Lo Voi, oltre all'aggiunto Marzia Sabella e il pm Geri Ferrara. Salvini, arrivato al bunker poco dopo le 9.30, è difeso dall'avvocato Giulia Bongiorno, l'ex ministra leghista.
E' blindata la zona attorno all'aula bunker con furgoni blindati della polizia e dei carabinieri, agenti ovunque, transenne per impedire l'accesso a chi non è accreditato. Ammessi solo gli avvocati, le parti civili e i giornalisti accreditati.
"Buongiorno da Palermo, mi porto avanti con le ottime arance siciliane", ha scritto stamattina su Twitter il leader della Lega, postando una sua foto con in mano un'arancia.
Il gip Lorenzo Jannello dovrà valutare le richieste avanzate da 7 migranti, tra cui un minore, e undici tra associazioni e altre parti. Si tratta di: Legambiente, Arci, Ciss, Associazione studi giuridici, Giuristi democratici, Cittadinanza attiva, Open Arms, Mediterranea, AccoglieRete, Oscar Camps e il capitano della nave.
Salvini a Palermo per l'udienza: la difesa
Sono otto i principali punti su cui la difesa di Matteo Salvini sta puntando oggi a Palermo. Innanzi tutto si sottolinea che "Open Arms ha agito di sua iniziativa, al di fuori delle regole sul soccorso in mare, nel tentativo di far entrare in Italia migranti irregolari. Per tale ragione, sin da subito l'Italia ha vietato l'ingresso nelle proprie acque territoriali".
Secondo: "Non spettava all'Italia indicare un 'porto sicuro' ai migranti che erano saliti a bordo della nave Open Arms dopo essere stati recuperati in acque libiche e maltesi da una nave battente bandiera spagnola". Terzo: "L'Italia infatti non era né Stato di primo contatto né Stato coordinatore, non avendo mai assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso".
Quarto e quinto punto: "L'Italia ad ogni modo non si è sottratta dal fornire sempre assistenza ai migranti" e inoltre "i minori giunti in prossimità delle acque italiane sono stati fatti sbarcare".
Il sesto punto ricorda come "il comandante della Nave Open Arms ha sempre avuto numerose alternative. Ad esempio, il 1 agosto, dopo il primo trasbordo, era a meno di tre giorni di navigazione dalla Spagna. Perché non si è diretto lì sin da subito e ha insistito per voler sbarcare in Italia?", è la domanda che si pone dalla difesa dell'ex ministro.
Settimo: "La gestione di tale episodio di immigrazione irregolare costituiva attuazione della linea di Governo condivisa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministri competenti, secondo quanto concordato nel 'Contratto per il governo del cambiamento' sottoscritto dalle forze di maggioranza dell’epoca"."Tale linea - si ricorda - prevede il raggiungimento di un accordo di redistribuzione dei migranti tra gli Stati membri dell’Unione europea come fase prodromica al successivo sbarco". Ultimo aspetto ricordato, l'ottavo punto: "All'epoca dei fatti il comandante Marco Reig Creus", fa notare la difesa di Salvini, sarebbe stato "già indagato per violenza privata e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Due dei migranti che erano a bordo sono attualmente in carcere".
Il Gup di Palermo ha cambiato, infine, la data di rinvio dell'udienza preliminare per Matteo Salvini. L’udienza è stata rinviata al prossimo 14 gennaio per il conferimento dell’incarico al traduttore di spagnolo e successivamente al 20 marzo.