Un pranzo raffinato all’Hotel Principe di Savoia ha reso omaggio al Maestro Riccardo Chailly, terzo grande direttore d'orchestra - dopo Gianandrea Gavazzeni e Riccardo Muti - a ricevere il prestigioso Premio alla Carriera dall’associazione milanese Amici della Lirica, presieduta da Daniela Javarone

Il cuore della giornata è stata la consegna della targa alla carriera, un momento di grande commozione che ha celebrato il genio di Chailly

Un pranzo raffinato all’Hotel Principe di Savoia, sotto l'attenta diesione del direttore Ezio Indiani, ha reso omaggio al Maestro Riccardo Chailly, terzo grande direttore d'orchestra - dopo Gianandrea Gavazzeni e Riccardo Muti - a ricevere il prestigioso Premio alla Carriera dall’associazione milanese Amici della Lirica, presieduta da Daniela Javarone.
Il riconoscimento, consegnato in dicembre, suggella il percorso artistico di uno dei più grandi interpreti della musica contemporanea. Con questa premiazione, Chailly, Muti e il compianto Gavazzeni si confermano simboli della continuità artistica del Teatro alla Scala, legando armoniosamente l'eccellenza di oggi alla gloriosa tradizione del passato. Il maestro é stato presentato in modo egregio da Artuto Artom.

Un parterre d’eccezione tra musica e istituzioni

Il salone dell’hotel, impreziosito da un maestoso albero natalizio, ha accolto oltre centocinquanta ospiti. Al tavolo d’onore, accanto al Maestro Chailly, sedevano i vertici della musica italiana: il Sovrintendente della Scala Fortunato Ortombina, il coordinatore della direzione artistica Paolo Gavazzeni e Ambra Redaelli, Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Milano. La platea ha visto la partecipazione di figure di spicco della cultura e della società: dalle istituzioni, con il Segretario particolare del Ministero dell'Istruzione Stefano Bolognini e il Conte Giuseppe Rizzani (Delegato del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio), al mondo della moda con Carlo Capasa, Presidente di CNMI, e la stilista Raffaella Curiel. Presenti anche volti noti del lifestyle e dell'imprenditorialità come Enzo Miccio, la nutrizionista Evelina Flachi, Arturo Artom (fondatore del Cenacolo Artom) ed Ezio Indiani, direttore del Principe di Savoia. Nutrita anche la rappresentanza della stampa e dell'informazione, tra cui l’editore Alessandro Trani e il giornalista Ivan Rota, che hanno testimoniato l'importanza mediatica dell'evento.

La targa e il momento festivo

Il cuore della giornata è stata la consegna della targa alla carriera, un momento di grande commozione che ha celebrato il genio di Chailly. I festeggiamenti si sono conclusi con una spettacolare fiammata augurale su una monumentale torta alla panna dedicata al Maestro, seguita da un brindisi corale che ha unito eleganza e calore festivo in un'atmosfera indimenticabile.

Cultura e impegno sociale: il cuore dei City Angels

Come da tradizione degli appuntamenti firmati da Daniela Javarone, la cultura ha incontrato la solidarietà. Una lotteria charity ha raccolto fondi per i City Angels, rappresentati dal fondatore Mario Furlan e dal vicepresidente Sergio Castelli. Ad accogliere gli ospiti, insieme alle iconiche giubbe rosse e baschi blu, anche Carmen Giambelli e Pinuccia Cottone, che hanno collaborato attivamente all'organizzazione dell'evento sostenuto dalla Gioielleria Antoine di Eliana Sbaragli e dalla profumeria artistica Abaton.

Un premio che unisce la comunità

Il tributo a Riccardo Chailly non è stato solo un omaggio a un direttore musicale di fama mondiale, capace di guidare le orchestre più leggendarie della terra, ma anche la conferma della capacità di Milano di fare rete. Gli Amici della Lirica ribadiscono così la propria missione: trasformare la musica in un'occasione d'incontro, eccellenza e sostegno civile, celebrando un’arte italiana che continua a emozionare il mondo intero.

RICCARDO CHAILLY

 

Milanese, classe 1953, figlio d’arte del compositore Luciano, Chailly si forma tra Roma e Milano prima di perfezionarsi a Siena con Franco Ferrara. La sua folgorante carriera inizia a soli vent'anni come assistente di Claudio Abbado alla Scala, dove debutta nel 1978 con Madama Butterfly. Protagonista assoluto del podio, ha guidato le più prestigiose istituzioni musicali del mondo: dalla Radio Symphony di Berlino (1980–1988) alla Royal Concertgebouw di Amsterdam (1988–2004), fino al leggendario Gewandhaus di Lipsia (2005–2016). Dal 2015 è Direttore Musicale del Teatro alla Scala e dal 2016 guida la Lucerne Festival Orchestra. Ospite regolare delle "Big Five" americane e dei Berliner Philharmoniker, calca stabilmente i palcoscenici del Metropolitan di New York, del Covent Garden di Londra e della Staatsoper di Vienna, confermandosi ambasciatore dell'eccellenza musicale italiana nel mondo

(Alessandro Trani)