Geminidi, lo sciame con 120 stelle cadenti l'ora che illuminerà il cielo nella notte tra il 13 e il 14 dicembre 2025: ecco dove guardare
Le Geminidi prendono il nome dal corrispettivo radiante, ossia il punto sito nel cielo da cui sembrano provenire le meteore. Quest’ultimo si trova, non a caso, nella costellazione dei Gemelli (Gemini) – che altri non sono che Castore e Polluce, figli di Zeus e Leda, secondo la mitologia
Occhio al cielo nella notte a cavallo tra il 13 e il 14 dicembre! Un appuntamento imperdibile si sta configurando per i più appassionati di astronomia: lo sciame meteorico delle Geminidi, infatti, è previsto al suo picco d’attività proprio in tale data. Ma perché e cosa c’è di tanto speciale in questo evento celeste? In effetti, lo sciame delle Geminidi presenta una storia, nonché una natura piuttosto curiosa. Se ad oggi è considerato uno dei più affascinanti sciami meteorici annuali, in passato non era affatto così. Esso, in effetti, iniziò a illuminare per la prima volta i cieli solo a partire dalla metà del XIX secolo, e i primi avvistamenti non furono di certo degni di nota. Solo in seguito si registrò un incremento del numero di stelle cadenti all’ora, fino a 120, diventando, in tal senso, uno dei principali sciami meteorici annuali. Di più: a differenza della maggior parte degli sciami meteorici, che derivano da comete, le Geminidi sono associate all’asteroide 3200 Phaethon (ossia, Fetonte), un nuovo tipo di corpo celeste che presenta caratteristiche intermedie tra asteroide e cometa. Ma perché si chiamano così? A ben vedere, esse prendono il nome dal corrispettivo radiante, ossia il punto sito nel cielo da cui sembrano provenire le meteore. Quest’ultimo si trova, non a caso, nella costellazione dei Gemelli (Gemini) – che altri non sono che Castore e Polluce, figli di Zeus e Leda, secondo la mitologia. È proprio da questa costellazione, in effetti, che lo sciame prende il nome di Geminidi. Eppure, è bene considerare che la costellazione a cui uno sciame meteorico è associato serve solo a identificarlo, in quanto non costituisce in alcun modo la fonte reale delle meteore. Inoltre, non è (né sarà) necessario guardare solo e soltanto verso la costellazione dei Gemelli per ammirare lo sciame: le Geminidi saranno difatti visibili in tutto il cielo e per gran parte della notte, fino alle prime luci del mattino. Se, dunque, le condizioni meteo lo permetteranno e, al contempo, sarete in grado di allontanarvi il più possibile dall’inquinamento luminoso urbano, potrete vivere una notte che non dimenticherete tanto facilmente.