Libia, il Principe ereditario Mohammed El-Senussi, erede della monarchia costituzionale rovesciata da Gheddafi nel 1969, sogna il ritorno della Corona a Tripoli

Dal suo esilio a Londra, Mohammed El-Senussi, l'erede della monarchia libica rovesciata da Gheddafi nel 1969 , saluta i rappresentati del Forum Nazionale della Gioventù monarchica riuniti a Tripoli

Il Principe ereditario della Libia Mohammed El-Senussi, erede della monarchia costituzionale rovesciata da Gheddafi nel 1969, sogna il ritorno della Corona a Tripoli. A sostenerlo il Forum Nazionale della Gioventù monarchica riunito a Tripoli 
 
Il Principe Mohammed El Senussi (nato il 20 ottobre 1962) è figlio del Principe Hasan as-Senussi di Libia e della principessa Fawzia bint Tahir Baker. Nativo di Tripoli, è considerato dai monarchici libici l'erede legittimo della Corona Senussi di Libia. Re Idris nominò suo fratello e nonno di Mohammed El Senussi, Muhammad Rida Al-Mehdi El-Senussi, principe ereditario. Dopo la morte del Principe Ereditario nel 1955, Re Idris nominò suo nipote e padre di Mohammed El Senussi, Hasan El-Senussi, Principe ereditario il 25 novembre 1956, con decreto reale. Il padre di Mohammed El Senussi, il Principe ereditario Hasan El-Senussi, morì nel 1992. Alla morte del padre, e in conformità con la Costituzione libica del 1951, Mohammed El Senussi divenne l'erede al trono dei Senussi nel 1992, posizione che ricopre ancora oggi. Anche un suo parente, Idris bin Abdullah El Senussi, residente a Madrid e sposato in seconde nozze, dal 1987, con la aristocratica spagnola Ana María Quiñones Fernández (principessa Ana María El-Senussi), e dal quale ha avuto un figlio maschio, il Principe Khaled, anch’egli residente a a Madrid, ha per molti anni rivendicato il ruolo di erede della Corona libica dalla città in cui viveva, Roma.  Secondo Debrett's Peerage, un'istituzione di studi genealogici reali, Idris bin Abdullah è "il secondo figlio del sesto figlio del secondo figlio del fratello minore del padre di re Idris". Da oltre due decenni nella capitale britannica, il successore del deposto Re Idris, il Re buono, come viene ancora oggi ricordato dalle migliaia di ebrei che salvò consigliando loro di scappare dalla Libia perché le violenze di certe frange della comunità islamica si facevano ogni giorno sempre più pesanti, ha visto sempre cadere nel vuoto i suoi proclami a rovesciare Gheddafi.  Ma ora le cose sono cambiate. Da quando il sanguinario dittatore-terrorista è stato giustiziato sommariamente dal suo stesso popolo nel 2011, la Libia sta vivendo un periodo di instabilità politica a causa di una divisione tra fazioni che controllano regioni diverse del Paese, già colonia italiana dal 1912 al 1943. La situazione economica è sicuramente migliorata, anche grazie alla vendita di risorse petrolifere dei vari leader locali che comunque, in parte, redistribuiscono la ricchezza, anche se non certo con criteri “democratici”. Ma la situazione politica non è certamente migliorata, a causa proprio della divisione del Paese. E’ proprio partendo da questo assunto che un gruppo di giovani volenterosi, desiderosi di dare un futuro di stabilità politica e prosperità economica, ha dato vita al Forum Nazionale della Gioventù per l’Unità e la Pace sotto lo slogan “La monarchia costituzionale… la nostra strada verso il futuro”. La prima convention del movimento si è svolta presso l’hotel Lancaster – Burj Al Hayat di Tripoli, a pochi giorni dalla riapertura della struttura ricettiva della capitale libica. L’avvio dei lavori è stata affidata all’intervento del Principe Mohammed al-Hassan al-Rida El-Senussi, erede al trono libico, seguito da interventi di numerose organizzazioni e correnti giovanili provenienti da tutto il Paese, da una rappresentante delle donne, da delegati del mondo sportivo e da movimenti che sostengono il ritorno alla monarchia costituzionale presenti in tutte le città libiche. In un tweet pubblicato al termine dell’evento, il principe Mohammed ha dichiarato: “È stato per noi motivo di grande gioia rivolgerci all’affollatissima assemblea nel quadro del Forum Nazionale della Gioventù per l’Unità e la Pace tenutosi ieri giovedì a Tripoli. Il successo di questo forum conferma la determinazione delle nostre giovani generazioni e la volontà di guidare con passo fermo la patria verso unità, pace e progresso”.