Stagione alberghiera record sul Lago di Como con in evidenza l'elegante 'Filario Hotel' di Lezzeno
All'interno della raffinata struttura il ristorante 'Filo' dove si è svolta una cena a quattro mani gourmet
L'anno turistico 2025 volge al termine sul Lago di Como con un record di presenze, previsioni ottimistiche per il futuro e ancora diverse catene internazionali a cercare una struttura pieds dans l'eau dove posizionarsi. Per diversi alberghi il prossimo weekend di fine ottobre coincide con la chiusura stagionale, dopo circa otto mesi di attività. Tra questi il Filario di Lezzeno, che è entrato nella top ten lariana della classifica stilata dall'influente quotidiano britannico The Times. A breve distanza in barca da Bellagio, il raffinato boutique hotel offre un design moderno con interni semplici in toni grigi rilassanti. Le camere, tutte con balconi privati e ampie finestre a tutta altezza, regalano splendide viste sull'acqua, e due suite dispongono anche di piscina privata. La struttura vanta una spiaggia di ciottoli, nonché diverse possibilità per la locazione nel residence. Nato dalla visione di Alessandro Sironi e dalla sensibilità estetica di Alessandro Agrati (fondatore di Culti Milano) Filario rappresenta la realizzazione di un sogno: creare un posto esclusivo in cui il design contemporaneo si intrecci con l’autenticità del luogo. Una destinazione che diventa un rifugio in cui ogni dettaglio racconta la bellezza e la cultura del territorio in un dialogo profondo con la natura circostante. In tale contesto sorge il ristorante Filo, che non è soltanto un luogo dove si cena, ma un incontro di desideri. Alla guida dei fornelli, lo chef Alessandro Parisi firma un racconto culinario puntuale dell’Italia, capace di intrecciare freschezza creativa e passione con uno sguardo sempre proiettato oltre l’orizzonte. Il Lago di Como è da sempre un luogo di incontro e da alcuni anni, ogni ottobre, viene organizzata una cena a quattro mani che unisce cuochi esterni e la brigata interna: una tradizione che valorizza lo scambio dei gusti e la convivialità. Mettere a confronto due realtà come Alessandro Parisi e Roberto Valbuzzi del noto Crotto Valtellina di Malnate significa fondere visioni e culture gastronomiche diverse, in un contesto che esalta la bellezza del territorio. L’ospitalità è questo: un percorso che unisce persone, sapori e luoghi.