Le occasioni perse da Santa Margherita Ligure e dal golfo del Tigullio: le opere del Museo del Parco e l'arte di Julian Schnabel
Quante inutili e roboanti frasi si ascoltano dai nostri politici, la cultura è una priorità, il turismo è vita: unica verità è meglio il silenzio che agire
La cultura fuori dalle porte della città o meglio fuori dal golfo del Tigullio.
Il Museo del Parco-Centro Internazionale di Scultura all’Aperto di Portofino adagiato nel giardino di fronte al porto, dopo una vita quasi quarantennale, ha subito due estati fa lo sfratto dalla proprietà che ha venduto sia il castello ove gli affittuari erano la famiglia Loro Piana e quella di Armani insieme al giardino annesso.
Un polo culturale che era stato ammirato da migliaia di turisti e da collezionisti che amano la scultura aveva portato il Museo del Parco ad essere conosciuto internazionalmente al punto tale da ottenere, grazie all’importanza delle opere esposte, un plauso mondiale. Inutile sottolineare i numerosi riconoscimenti ed i complimenti ottenuti ne ricordiamo solo uno: nel prestigioso volume "Arte e Natureza i migliori Musei di Scultura all’Aperto del globo“ editato nel 2016, sui 28 musei ivi presenti, figura Il Museo del Parco di Portofino!
La grande Cenerentola oltre ad essere rimasta senza carrozza lo era pure senza un luogo ove esporre questa importante collezione che per volontà vuole restare unita.
Il Presidente innamorato del Tigullio ha offerto al Comune di Santa Margherita Ligure la possibilità di ospitarle nel bel parco di Villa Durazzo di proprietà dell’amministrazione ma il silenzio è calato nel vuoto. Ancora più triste è, da non credere, questo altro schiaffo alla cultura ed al turismo: in occasione della affascinante esposizione tenutasi nel Castello Brown in Portofino, il “Picasso americano“ Julian Schnabel, ospite del curatore Daniele Crippa, ha dipinto una serie di opere raffiguranti la natura circostante il luogo ove ha soggiornato, il titolo della mostra era Pini.
In quelle sere d’estate informato da Daniele della tragedia che aveva colpito il lungomare, la distruzione totale della strada ed i danni alla natura ove la violenza del mare aveva ucciso il famoso Pino di Punta Carega vero simbolo della resilienza, ma che in questo caso aveva dovuto purtroppo soccombere alla furia della natura, ecco nascere la generosità nell’animo di questo grande artista.
Schnabel ha creato una scultura a ricordo del Pino di Punta Carega. Una, inutile sottolinearlo, importante opera di uno dei maggiori artisti viventi. L’idea è quella di donare alla natura un imperituro ricordo di quanto è successo posizionando il bronzo ove prima viveva combattendo le intemperie nel bel mezzo degli scogli il Pino di tutti noi liguri. Poco serve a ricordare che una sua opera vale internazionalmente, come dimostrato nero su bianco, intorno ai quattrocentomila dollari ed inutile avere presentato all’amministrazione di Santa Margherita Ligure l’opportunità di arricchire di una opera di importanza mondiale questo affascinante lungomare: nuovamente il silenzio è calato.
Quante inutili e roboanti frasi si ascoltano dai nostri politici, la cultura è una priorità, il turismo è vita: unica verità è meglio il silenzio che agire.
di Daniele Crippa