Dal Brasile arriva la nuova moda demenziale del ciuccio per adulti: una società di eterni fanciulli senza maturità

Una nuova moda surreale, che merita di essere commentata criticamente

Leggo che sta prendendo piede una nuova moda, che va diffondendosi direttamente dal Brasile: è la moda degli adulti che usano il ciuccio. Aveva ragione Lukács, allorché sosteneva che nel capitalismo la vita avvizzisce tra alienazione e stravaganza. La nuova moda testimonia in modo adamantino del regressus ad pueritiam del nostro tempo: la civiltà tecnocapitalistica è l'evo dell'infantilizzazione generale, in forza della quale tutti si diventa eterni bambini senza mai essere adulti e maturi. Il fanciullo, come notava Aristotele, è colui il quale ha il logos solo in potenza. E che pertanto deve restare sotto la giurisdizione e la tutela degli adulti. Il "parco umano" al tempo del capitalismo globalizzato figura in effetti come un Kindergarten allargato, in cui i soggetti sono infanti a tempo determinato e vivono "come color che son sospesi". La meccanica dei desideri della civiltà dei consumi, in effetti, ci vuole tutti eternamente bambini e desideranti, votati al consumo di merci e all'incapacità di conoscere l'esperienza del limite. Poiché il padre - come sottolineato ad esempio da Lacan - è la figura che educa il fanciullo alla legge e al senso della misura, non stupisce che la nostra civiltà voglia annientare ogni determinazione del padre e fare in modo che i bambini non crescano mai e mai apprendano il senso del limite e della legge. Chiamano lotta contro il patriarcato quella che semplicemente è la lotta contro la figura del padre, coerente con il dispositivo della civiltà dei consumi e della sua infantilizzazione allargata del parco umano. La nuova moda giunta dal Brasile appare dunque perfettamente consona al carattere della nostra civiltà occidentale, o meglio uccidentale.

di Diego Fusaro